Abusi edilizi, la mappa a Pavia

“Sette interventi di sequestro in due anni e mezzo, con un’area di circa 50mila metri quadrati congelata dalla magistratura.

Sono i contorni della mappa tracciata dalle inchieste della procura sugli abusi edilizi nella città di Pavia.

Una mappa che racconta di abitazioni realizzate senza permesso, capannoni industriali che si “allargano” oltre i confini imposti dai progetti, aree verdi, anche all’interno di parchi tutelati, che vengono cementificate.

Alcune inchieste della magistratura sono ancora in corso, ma la legge stabilisce regole precise per i Comuni, che sono chiamati a intervenire con ordinanze di sospensione dei lavori o di demolizione. Il testo unico per l’edilizia indica responsabilità precise per il responsabile dell’ufficio.

E invece a Pavia risulta un intervento del Comune solo sulla chiesa evangelica di Strada Campeggi, messa sotto sequestro alla fine del 2010 per interventi che erano stati realizzati su un terreno che aveva una destinazione d’uso diversa da quella dell’utilizzo che si voleva fare della struttura.

Diverso il caso dei capannoni sulla Vigentina, secondo l’accusa realizzati in violazione delle norme paesaggistiche. Per questo intervento ci sono otto indagati, tra cui due funzionari dell’ufficio del Comune.

Non risulta essere stata emessa alcuna ordinanza di ripristino dei luoghi. Stessa lacuna per l’attività dell’impianto di calcestruzzo in località Scagliona. Struttura che sarebbe stata “allargata”, negli anni, su aree del parco del Ticino, a ridosso del fiume.

Ancora sotto sequestro anche l’area utilizzata dal concessionario Gianini Auto, caso per il quale è previsto l’avvio del processo a ottobre.

Ancora aperte – ma anche in questo caso non risulta essere stata aperta alcuna procedura amministrativa da parte del Comune – le inchieste di Green campus e di Punta Est, con funzionari e imprenditori indagati”.

Da la Provincia Pavese di oggi.

Ci si chiede se chi amministra la città dorma o che cosa?