Segnalazione e nota della Dott.ssa Federica Letizia, membro dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”
Ormai è noto che l’abuso di alcol non comporta solo conseguenze psico-fisiche a breve termine e comportamenti a rischio che compromettono la sicurezza di chi ha bevuto e di chi gli sta intorno, ma anche effetti sul lungo periodo molto dannosi per la salute e poco prevedibili.
Sono naturalmente queste le argomentazioni che spingono gli studiosi della London School of Hygiene & Tropical Medicine su Plos Medicine a segnalare che i ragazzi non dovrebbero fare uso di bevande alcoliche, o dovrebbero limitarne al minimo il consumo.
Ma anche un’altra, che appare di cruciale importanza.
Questo gruppo di ricercatori ha esaminato 54 studi diversi realizzati sul fenomeno del consumo di alcol e sono giunti alla conclusione che ”il forte consumo di alcolici tra gli adolescenti rappresenta una probabile causa dell’abitudine al bere anche durante l’eta’ adulta”.
Questa notizia non alleggerisce l’idea che determinati comportamenti tipici (in quest’ultimo decennio) di un età caratterizzata dal desiderio di fare nuove esperienze, di rischiare, di esplorare il mondo, siano deleteri per i ragazzi, ma anzi fa pesare su di essa anche il macigno che tutto ciò possa essere poi pagato duramente nell’età adulta dando luogo ad una dipendenza pericolosissima.
Non sono mai troppe, perciò, le iniziative educative sul tema e gli sforzi di tutti coloro che cercano di attivare un dialogo con i ragazzi al fine di convincerli che l’abuso di alcol non è una scelta che paga, sotto nessun punto di vista ed in nessun momento della loro vita.
Dott.ssa Federica Letizia – PSICOLOGA
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