Abuso edilizio e sanatoria dell’acciaieria Arvedi

Creato il 15 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Un abuso edilizio da parte di un industria così nota come l'acciaieria Arvedi di Cremona è una sorpresa.

Eppure una verifica dell'ufficio tecnico del Comune di Sesto ed Uniti, effettuata il 3 febbraio, ha accertato che sono iniziati lavori non autorizzati nella zona della zincheria, su un'area di circa 12mila metri quadrati, che sorge per la maggior parte sul territorio di Sesto ed Uniti, e in parte minore su Cremona e su Spinadesco.

Più precisamente sono stati realizzati dei plinti di fondazione: la proprietà ha iniziato a costruire le fondamenta di un edificio poggiandovi sopra i pilastri. Si tratta di una costruzione avviata sotto il piano campagna, quindi non immediatamente visibile ma neppure dotata di titolo abilitativo. In breve era in corso un abuso edilizio: di conseguenza l'architetto Valeria Rizzi, responsabile del servizio assetto del territorio di Sesto ed Uniti (così ha preso nome l'ufficio tecnico), ha emesso un'ordinanza per la sospensione dei lavori, rivolta alla ditta acciaieria Arvedi e precisamente al suo rappresentante legale e amministratore delegato Fabio Massimo Baldrighi, inviando una copia alla Procura di Cremona, al presidente della Provincia, al comando dei carabinieri di Castelverde e al comando della polizia municipale di Spinadesco.

L'industria ha comunque potuto avvalersi di una possibilità per rimediare: ha infatti presentato una domanda di costruzione in sanatoria, per poter proseguire i lavori sempre che il manufatto risulti conforme alla normativa.

La domanda tuttavia, da quanto si apprende, è stata consegnata al Comune di Pizzighettone, non a quello di Sesto ed Uniti. Senza la sanatoria non resterebbe che la demolizione del fabbricato.


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