Anche i risultati, a ben vedere.
Rispetto alla scorsa edizione non posso lamentarmi, considerato che molti dei miei preferiti tra i nominati hanno portato a casa l'ambitissimo Oscar, eppure un senso di incompiutezza resta.
Sarà colpa dell'assenza di pellicole come Drive o Take shelter!?
Può essere.
Non mi resta comunque che fare buon viso a cattivo gioco e commentare - più o meno - i risultati.
MIGLIOR FILM
The Artist
Non posso che essere contento della vittoria di The artist, un'opera in grado di unire l'amore per il Cinema, un ottima tecnica e tutta l'emozione possibile.Per una volta, applausi all'Academy.
MIGLIOR REGIA
Michel Hazanavicius – The Artist
Anche qui, nulla da dire. In ogni caso, sarei stato comunque soddisfatto, tranne per il piuttosto bollito Scorsese.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Jean Dujardin – The Artist
Una delle statuette che ho apprezzato di più.Bravissimo Dujardin, il mio personale favorito della cinquina.
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Meryl Streep – Iron Lady
Forse la statuetta che ha più solleticato le mie turbinanti bottiglie.Per me, in questo caso, l'Oscar aveva un nome e un cognome.Rooney Mara.
"Mi alleno per benino, così posso prendere a cazzotti in faccia la mia nemesi. No, non il Cannibale. Meryl Streep."
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTAChristopher Plummer – Beginners
Statuetta telefonatissima. Mi spiace davvero per Jonah Hill. MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Octavia Spencer – The Help
Avrei davvero visto bene la Bejo, ma in fondo Octavia Spencer, in onore dell'ottimo cast di The help, ci sta tutta.
MIGLIOR FILM STRANIERO
Una separazione
Altro Oscar più che annunciato, ma non posso che esserne contento. Uno dei film migliori degli ultimi mesi, anche a scapito del mio favorito Rundskop.
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Rango
Grande soddisfazione. Il discreto Rango ci evita cose pessime come Il gatto con gli stivali. Bene così. MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Woody Allen - Midnight In Paris
Avrei voluto vedere premiato Chandor per il suo ottimo Margin Call, ma anche in questo caso, il vecchio e ritrovato Woody è solo che ben accetto. SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash - Paradiso amaro
Paradiso amaro niente male, ma sinceramente avrei optato per Le idi di marzo o Moneyball.Voglio però vedere il bicchiere mezzo pieno, e quindi mi accontento che non abbia vinto Hugo Capretto. MIGLIOR COLONNA SONORA
Ludovic Bource - The Artist
MIGLIOR CANZONE
Bret McKenzie ("Man or Muppet") - I Muppet
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Robert Richardson - Hugo Cabret
MIGLIOR MONTAGGIO
Angus Wall, Kirk Baxter - Millennium - Uomini che odiano le donne
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo - Hugo Cabret
MIGLIORI COSTUMI
Mark Bridges - The Artist
MIGLIOR TRUCCO
Mark Coulier - The Iron Lady
MIGLIOR SONORO
Philip Stockton e Eugene Gearty - Hugo Cabret
MIGLIOR MISSAGGIO DEL SUONO
Tom Fleishman e John Midgley Hugo Cabret
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Rob Legato, Joss Williams, Ben Grossmann e Alex Henning - Hugo Cabret
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Undefeated di TJ Martin, Dan Lindsay e Richard Middlemas
MIGLIOR DOCUMENTARIO CORTOMETRAGGIO
Saving Face
MIGLIOR CORTO ANIMATO
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore (2011): William Joyce, Brandon Oldenburg
MIGLIOR CORTO
The Shore: Terry George
Tuba Atlantic (2010): Hallvar Witzø
I premi sono stati, in qualche modo, lo specchio dell'anima: a The artist il cuore, a Hugo Cabret la testa. Una giusta metafora di quello che sono stati i due film più discussi, amati e criticati dell'ultimo periodo, uno sguardo al passato del Cinema ma anche una via verso il suo futuro.
Drive, come prevedibile, non ha portato a casa neanche l'unica insulsa statuetta per la quale era stato nominato, così come Malick, che ancora una volta torna a casa a mani vuote dal Kodak: mi prefiggo, però, di escogitare comunque il modo per costringere il Cannibale a vedere un Van Damme qualsiasi.
MrFord
"Ridi ridi, che tanto Rooney Mara ti sta aspettando dietro il tendone!"