Viviamo in un mondo d’apparenza, non tutti ovvio, ma molti. O meglio, ci fanno vivere forzatamente in un mondo d’apparenza. E’ lo stile che è così, se vuoi sopravvivere, devi essere così. Che in sé è un bene, significa metterci la faccia, sempre.
Ma troppo spesso è un male perché l’apparenza è fittizia, una maschera. O altre è provocatoria, deleteria, offensiva, violenta, pornografica. Sì, perché in un mondo d’apparenza, se non appari, ti viene l’ansia d’apparire e lo fai in tutti i modi possibili, troppo spesso i peggiori. E’ tutta una gara a dire “io, io, eccomi, sono qua”; una gara a non perdersi neppure un pixel nel web, una notizia, una passerella, senza pensare nemmeno un attimo che ciò che è scritto resta, che la rete è una piazza, che non puoi dire, urlando e dopo disdire ciò che hai detto solo per pararti il sedere.
Si deve scrivere, si deve dire, non si può perdere l’occasione di offendere, di stupire, di apparire.
E’ una gara a salire sul piedistallo più alto, sventolando la propria di bandiera, solo la propria.
Ecco, io penso: quanti di noi, di noi tutti, con il nostro viso, le nostre gambe, i nostri pensieri, possiamo oggigiorno pensare di essere ricordati così?
Tommaso Grossi (Bellano, 23 gennaio 1790-Milano, 10 dicembre 1790) è stato scrittore e poeta, amico di Carlo Porta e Alessandro Manzoni
Accademia Belle Arti di Brera Milano
Taseva tutt…
Taseva tutt, ma in fin de la campagna
sentiva on vers ch’el me passava al coeur.
Piangend, tremand voo inanz; vedi ona cagna
che la lecca sù el sangu de vun che moeur:
quest l’è sott a on cadaver, ch’el ghe bagna
tutta la faccia de sanguusc; e ‘l voeur
storgendes, strepitand de scià e de là .
come trassel de doss per refiadà.
In quel mentre dall’ultima campagna
un fioco move sospirar profondo.
Tremante accorro, veggo ingorda cagna
lambir sul petto il sangue a un moribondo,
a cui la faccia un cadavere bagna,
mozzo del capo e d’altro sangue immondo:
veggio scuotersi lui di vita al varco,
tentando torsi quel ferale incarco.
Bonaventura Cavalieri (Milano 1598-Bologna, 30 novembre 1647) è stato un matematico italiano.
Accademia Belle Arti di Brera Milano
Scrisse “Geometria indivisibilibus continuorum nova quadam ratione promota (1635)”.
Suo è il Teorema di Cavalieri
Luigi Cagnola (Milano, 9 giugno 1762-Inverigo, 14 agosto 1833) è stato un architetto italiano esponente di primo piano del neoclassicismo milanese.
Accademia Belle Arti, Brera Milano
Progettò l’Arco della Pace nel 1806 a Milano
Pietro Verri (Milano, 12 dicembre 1728-Milano,28 Giugno 1797) è stato un filosofo, economista, storico e scrittore italiano.
Accademia Belle Arti di Brera Milano
Sua la creazione del foglio periodico “Il caffè”, che insieme alle sue opere e ai pensieri, contribuì a far diventare Milano centro dell’Illuminismo italiano.
Gabrio Piola (Milano 15 luglio 1794-Giussano, 1850) è stato un matematico e fisico italiano.
Accademia Belle Arti di Brera Milano
Legò il suo nome ai tensori nominali di tensione detti di Piola-Kirchhohff
Quanti di noi potranno anche solo sognare di salire sui quei piedistalli quando il nostro presente è questo?
Chiara
(le statue da me ritratte sono nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano)