Primo classificato - The farmer and the clown di Marla Frazee, Edizioni Beach Lane Books Per l’immediatezza e la preziosità del linguaggio visivo, che coincidono pienamente con l’intenzione narrativa. Per la delicatezza con cui l’autrice sviluppa i temi trattati e per l’inscriversi compiutamente in quella forma silent che non dimentica il celebre “Clown” di Quentin Blake tra i suoi più alti riferimenti.
Con un segno sintetico che crea un’atmosfera rarefatta, l’autrice americana ambienta la narrazione di questo piccolo albo in un paesaggio di frontiera, dove spiccano le dinamiche fra i protagonisti. Nell’incontro inaspettato tra un clown bambino, caduto da un treno, e un vecchio agricoltore convergono molti elementi: il confronto fra le età, il trovare e perdere nuovi affetti, lo scambio di conoscenze ed esperienze come arricchimento reciproco. Il silenzio della mimica e della gestualità come portatori di una poetica delle piccole cose in grado di cambiare una vita.
Menzione speciale - Un ticket pour Shitamachi di Tadayoshi Kajino, Edizioni Lirabelle Per la ricchezza delle tavole illustrate e la potenza dei colori, per la poesia del filo narrativo, e per lo sguardo – specialmente nel finale – fortemente evocativo.
Un ragazzo sale su un treno. Un treno-mondo, un treno-vita, “un treno carico di...”. Così inizia questo albo fortemente allegorico: i petali di fiori di ciliegio e altri simboli della cultura giapponese ci accompagnano nel viaggio della vita, in una dimensione ciclica e collettiva. Nello sfogliare le pagine, il lettore si trova spaesato a bordo di mirabolanti vagoni affollati, mentre scorrono il tempo e le stagioni.
Studenti Master Accademia Drosselmeier