Magazine Diario personale

Accadimenti sconvolgenti a tratti allucinanti

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Qualche post fa, come molti di voi sapranno, ho parlato di Mistero e dei suoi misteri
Di alieni sulla terra e alieni di passaggio, di messaggi dal passato e "Visualizzato alle" dal futuro, di presenze e assenze giustificate, di spiriti e spiritosi...insomma, di tutto.Anche di mio compare Adam che, ora come ora, ha deciso di abbandonare le scie chimiche per seguire la scia di Beppe Grillo istigando il popolo a combattere contro le multinazionali capitanate da Paperon De Paperoni (.....ecco perchè si chiama P2!).
Oh,insomma, ho parlato a vanvera. E qualche paragnosta figlio di paragnosta cugino di primo grado del Mago Otelma m'ha maledetta il giorno dopo. E non solo data la miriade di virus entrati nel mio pc tre giorno fa.
Una mattina apparentemente come tante, precisamente il 21 gennaio corrente anno, ho pensato di accantonare lo studio per dedicarmi un poco di tempo; svegliarmi più tardi del solito, guardare i cartoni animati, andare a far compere...cose normali.
Per cui, dopo esser riuscita a fare colazione e a vestirmi senza sembrare una caduta dentro il cestone dei vestiti a 4 euro della fiera,  son salita in auto.
Qui,esclamato <<Ahh,che bella giornata di sole!>>
S'è alzato il vento. Ma no vento alla Via col Vento con le orecchie di Butler che svolazzano inseguite da quelle di Dumbo...no.
No,no, neanche vento alla "Rose, ti fidi di me? Sì? E allora perchè non andiamo nella stiva che ti faccio vedere la mia collezione di farfalle da viaggio?!".
Era un vento stile tornado che si porta via la casa di Dorothy, solo che io avevo degli scarponcini grigio topo e non delle bellissime scarpette rosse.Va beh, direte voi, e che ci fa? Nulla, è vero, ma quel vento è riuscito a mandare in pappa il telecomando del cancello.<<Ohibò,>> ho pensato <<Dovrò aprire il cancello con la chiave! Ora scendo dall'auto e...>> ....e un grandissimo "minchiazza" (dispregiativo) è echeggiato per il quartiere.
Quanto avrò impiegato a scender dall'auto e a raggiungere il cancello, dieci secondi? Bene, in dieci secondi s'è aggiunta la pioggia.
Quindi, immaginatemi mentre cerco di rientrare in casa completamente bagnata grazie a quei otto-dieci litri d'acqua che mi son arrivati addosso in meno di due minuti.
<<Pazienza, vorrà dire che starò a casa a non far nulla!>> ho detto al cane mentre mi cambiavo i calzini bagnati che lui odorava con tanta curiosità.
Così, consapevole del fatto che non posso certo gestire il meteo, mi son seduta sul divano finchè...
<<ODDIO, le tovaglie sono ancora sul terrazzino!>>
Con un guizzo felino son andata a salvare ciò che la momentanea tempesta di vento e acqua voleva portarsi via: le tovaglie da tavola.
Tanto, potevo mai immaginare cosa sarebbe successo?
Potevo mai immaginare che gli anni di karate (agonistico) e di pallavolo (a scuola) m' avrebbero fatto "ciao ciao" proprio in quel momento?
Perciò, mentre svolgevo le mie mansioni di Cenerentola con la tuta felpata anti-libido e le ciabatte morbide senza suola ma con una margheritona viola stampata di sopra, sempre quel simpatico vento ha ben pensato di portarsi via la meravigliosa tovaglia bianca con i papaveri rossi presa grazie alla raccolta punti ALIS'96.
<<Noooo, la mia tovaglia per il corredooooo>> ho urlato disperata e, in una frazione di secondo, ho spiccato un salto che Mila si può mettere di lato a fare la calza per Shiro.

Già, un salto magistrale con ricaduta sul secondo dito del piede destro che, da dito all'egiziana è diventato "dito alla porco cane che dolore".
Insomma, ha assuto la forma qui sotto segnata con il cerchietto rosso
Accadimenti sconvolgenti a tratti allucinanti(lo so che questa è una mano, ma cercando "lussazione dito del piede" mi son usciti solo piedi pieni di cipolle o diti a martello)
Accadimenti sconvolgenti a tratti allucinantiAbbreviando il racconto, grazie alla presenza di mio padre il dito è tornato al suo posto con tanto di 50 sfumature di viola e, per i prossimi giorni, dovrò camminare con questa meravigliosa scarpina di cristallo alla vostra destra.
<<Che sfiga, ma per fortuna s'è tutto risolto!>>
ho pensato dopo un'ora passata a piangere con i pugni serrati.
Perciò, a seguito di tale increscioso incidente e di milioni di telefonate da parte di mia zia che l'ha saputo da mia nonna che l'ha saputo da mia cugina che l'ha saputo dalla vicina di casa che l'ha saputo da mia madre che l'ha saputo da mio padre, mi son sdraiata per riposare.
Qui, inspiegabilmente, son riuscita a farmi venire un leggero strappo muscolare alla spalla.
<<Ma porca troia...oggi non è giornata! Basta,>> ho bofonchiato <<ora mi accendo i termosifoni e rispondo a tutte le domande di Bonolis che tanto lo so che se fossi in studio non saprei nemmeno rispondere alla domanda "come ti chiami?".>>

Ahhh,anima prava! Ahhh,immonda creatura! Sarebbe stato meglio se non ti fossi mai alzata!
Giunta che fui di fronte al dispositivo per azionare il riscaldamento, come sfiga vuole, non ho avuto il tempo di impostare la temperatura preferita che....MORTO.
Il dispositivo 
megasuperintelligenteelettronicofigo tedesco con accento americano è morto. Dal nulla.Indi per cui poscia, con una spalla dolorante e quella scarpina al piede, ho cercato l'aiuto di mia madre.
<<Saranno le pile dai..>> ha sentenziato lei ancora provata dall'ultima telefonata in cui spiegava, a chissà quale collega, cosa m'era successo.
<<Di colpo? Appena lo tocco io che di sicuro c'ho il malocchio quantochiamol'esorcistadelpaeseel'amicopretemezzoesorcistacheabbiamoincomuneioeilmiofidanzato!!!?????>> ho urlato.

Andando sempre sul breve che questa non è una storia semplice nè una seduta dallo psicologo (anche perchè la mia amica psicologa che mi analizza gratis c'ha la febbre e per il momento vede Freud che limona con Jung dopo avergli detto "Jung, sono tuo padre" indossando la maschera di Darth Vader), il dispositivo non è morto per le pile.
<<Chiamo il tecnico!>> ha aggiunto mia madre per placare la mia disperazione.
<<Io mi sdraio con il terrore delle prossime ore...>> ho specificato più a lei che a me.
Mettendo da parte il lasso di tempo 
(in cui, grazie al cielo, non è successo nulla) passato tra la telefonata e l'arrivo del tecnico, giunto quest'ultimo per fare l'autopsia al defunto apparecchio ho scoperto il perchè sia morto di botto."Infarto fulminante" sono state, difatti, le parole del tecnico.
<<Sinceramente non so spiegarmi come sia stato possibile. Ci son stati sbalzi di corrente? E' caduto a terra? Ha segnalato batteria scarica o guasti?>> ha domandato a mia madre
<<No, fino a ieri funzionava meravigliosamente! Poi poco fa mia figlia ha cercato di accendere i termosifoni e puff, è morto.>>
A queste parole, il suddetto tecnico s'è girato verso di me trovando la sottoscritta con:
-spalla tenuta storta stile Gobbo di NotreDame
-sempre quella "scarpina" al piede destro
-occhi rossi per il pianto dovuto al dolore al dito- raffreddore
- tuta felpata antilibido
-felpona nera con logo GUINNESS in bella vista
tant'è che ha fatto quattro o cinque passi indietro per creare un qualche distacco tra la mia sfiga e la sua persona.
Dunque, giunta finalmente la sera (con tanto di ustione alla lingua a causa di una patata lessa di temperatura pari alla lava liquida), ho potuto abbandonare le mie membra al sonno.
<<Speriamo che domani sia un giorno migliore...un giorno migliore vedrai, se mi vuoi....>> 
ho pensato tra me e me immaginandomi Cesare Cremonini ai piedi del letto con tanto di capello biondo come ai tempi dei Lunapop.
*Il giorno dopo*
<<Buongiorno Mondo! Oh, gli uccellini cinguettano, il piede ha un bel color viola pansè e non c'è vento!>>
Padre:<<Oh, ecco, sei sveglia! Senti....t'è arrivata una raccomandata. DEVI ANDARE ALLA POSTA CENTRALE.>>
<<Ma,ma,ma io sono mezza zoppa!>>
P:<<Ti ci lascio io e poi ti recupera il tuo fidanzato.>>
Signori miei, son entrata alle 09:25 e sono uscita alle 11:45.
Persone che prendevano più numeri per esser sicuri di arrivare primi ad uno sportello qualsiasi, anziani nevrotici, attempate signore in menopausa che ci provavan con il dipendente più giovane mostrando scollature piene di solchi che ci puoi giocare a biglie, donne "presunte gravide" con meno pancia di me e relativo litigio tra gente che aspetta e lei che passa avanti con la complicità del dipendente delle poste, hipster di età compresa tra i sessanta e gli ottant'anni che è riuscito a farsi mangiare la carta PostPay dal dispositivo e quindi, chiedendo solo di averla tornata indietro, ha scatenato le ire dei presenti perchè "non s'è preso il numeretto saltando la fila"...
Una bolgia.
Lì, tra quelle imprecazioni, quei sospiri, quegli starnuti e quei germi, la sottoscritta con un fighissimo stivaletto nero con le borchie al piede sinistro e quella bellissima "scarpina" al piede destro da cui sbucava un calzino celeste con peperoncini rossi ricamati in ogni dove.
Accadimenti sconvolgenti a tratti allucinantiPerchè se non puoi annientare coloro che ti mandano maledizioni, puoi combatterli/le con un paio di calzini con dei peperoncini.
E con la mollettina con la coccinella su un quadrifoglio che m'ha regalato la mia cuginetta.

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