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Accendersi

Da Spaceoddity
Vorrei essere un autore postumo: non rinunciare al mio fuoco, lasciar cadere la cenere sul tempo, a coprire fantasmi ancora silenziosi.
Letto di nascosto, vorrei accendermi di nuovo, stravolto nel tempo che non m'appartiene. Non voglio neanche sapere quale dei miei congiuntivi s'insinuerà nel vissuto di chi mi leggerà per sé, non voglio sopravvivere nel suo fuoco: che s'illumini pure d'altri occhi di là da venire, mi bastano quelli che m'accendono di già.
Sovrana manifestazione da esteta: voler esser amati per egoismo, apprezzati non per quel che si rivela di sé, ma per i malintesi che portano ad altri uomini, ad altre donne, ad altre vite, nella cieca fiducia che ci siano altri uomini, altre donne e altre vite. Perché ci credo: la vita mi sopravviverà, non dipende da me, e c'è la felicità.
Neanche quella dipende da me. Ma solo dagli egoisti ti puoi aspettare che non invadano lo spazio tra te e le tue parole, che non le superino: solo chi si cerca nel mondo ti legge davvero. E no che non ti capisce, s'illuminerà per altri, ma ti lascia i tuoi giorni, senza provare a indovinarti. Senza dirti chi sei sempre stato e chi sei senza speranza.
Vorrei essere un autore postumo: parole da contrattare per domani o dopo e vita da vivere oggi, tutta per me.

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