Ai piedi di una montagna blu c'era una figura sdraiata sull'erba fresca.
Un gruppo di bambini si avvicinò e uno alla volta cominciarono a sistemarsi intorno desiderosi di capire...
_Oggi guarderemo su: ho acchiappato tante forme chiudendole in sagome precise, ma quando guardo il cielo cotonato sento il desiderio di toccare la nuvole, di acchiapparle e trasformarle in un mio disegno... Un giorno capii che le nuvole dovevano essere fatte dello stesso materiale della fantasia; intoccabili, in continuo movimento impossibili di acchiappare, ma così belle...
Immaginai nel mio foglio un cielo pieno di nuvole, e mi resi conto che le nuvole non vogliono essere rinchiuse dentro una sagoma. Ecco la risposta. Le nuvole sono forme libere, senza contorno, cambiano in continuazione ...
Le loro forme sono effimere, per poterle disegnare dovevo guardarle, stampare nella mia testa l'immagine. Era un po' come fare una foto ma senza macchina fotografica!
Dovevo trovare il modo di acchiapparle usando solo la mia memoria, e così presi il mio carboncino e provai...niente sagome ? Come fare? I fogli con le mie prove coprivano il pavimento come un grande mare e io, disperata, mi ci tuffai!
I miei vestiti avevano trascinato le linee del carboncino da un foglio all'altro, i disegni erano diventati un insieme d'immagini sfocate, e in mezzo a tanta confusione, in uno dei fogli era apparsa una autentica verosimile, NUVOLA.
Sfumare era la risposta, quel giorno grazie a tanti tentativi falliti e a uno sbaglio, io Acchiappaforme avevo scoperto da sola a fare sfumature.