Acciaieria Arvedi, boati e fumi: troppi politici fanno finta di non sentire

L’ambiguità di comodo sull’acciaieria, zincheria, tubificio, sull’intero complesso industriale Arvedi dura da troppo tempo. Incredibilmente il centrosinistra ha fatto finta che i residenti non esistessero e che gli stessi operai fossero solo elettori, anche se andavano a fare schermografie, preoccupati dall’amianto del tubificio, da quanto ci viene riferito.
L’industria è necessaria, non però contro i lavoratori e i cittadini. Invece la politica ha fatto di tutto per peggiorare l’incredibile scelta di collocare un’acciaieria tra le case! E ha fatto di tutto per evitare il problema, come se il complesso industriale non esistesse e Arvedi non avesse finanziato nessuno, quando proprio lui ha aiutato Pd e Pdl.
“Basta, che discorso noioso, è già stato detto e stradetto” qualcuno ha commentato. Eppure questa politica succube e dannosa è stata fatta, non sognata.
E quel che è peggio è che nessuno, tra i fenomeni che ci amministrano, pensa a rimediare, o se ci pensa viene messo a tacere.
Vicino alla zincheria e all’acciaieria, che continuano a inquinare legalmente, e anche se le soglie si abbassano la diossina si accumula e non si smaltisce (se non ci fossero problemi sarebbe facile), vicino a quelle fabbriche ci sono aziende agricole, non solo case.
Non si risolve nulla ignorando e censurando chi presenta studi scientifici e protesta.
Prima o poi qualcuno presenterà il conto.