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Accordo Antirazzismo tra Germania e Facebook

Creato il 16 dicembre 2015 da Pedroelrey

La Ger­ma­nia rag­giunge un accordo con Face­book in mate­ria di con­te­nuti che inci­tano l’odio e il razzismo.

Il 2015 è stato l’anno delle grandi migra­zioni, o almeno lo è stato media­ti­ca­mente più dei pre­ce­denti. La Ger­ma­nia nel recente periodo si è mostrata, o almeno l’ha fatto media­ti­ca­mente, attenta alle dina­mi­che con una tar­diva [me lo con­ce­de­rete] aper­tura all’ingresso di nume­rosi migranti pro­ve­nienti dalle più dispa­rate loca­lità a sud dell’Europa.

Ine­vi­ta­bil­mente il tema, e gli acca­di­menti che ne con­se­guono, sono mate­ria di dibat­tito e quindi di inte­ra­zioni social. Accade che Face­book diventi sce­na­rio di  con­ver­sa­zioni non sem­pre  auli­che, che [pur­troppo] spesso sfo­ciano in facili tur­pi­lo­qui o insulti e cat­tivi auspici gra­tuiti all’indirizzo dei sog­getti accolti, o di chiun­que ne pro­muova l’integrazione.

A cia­scuno le pro­prie idee e valu­ta­zioni, ma mi per­metto di assu­mere per scon­tato che l’educazione e il buon costume nei modi di espri­mersi deb­bano essere un must, almeno  in un luogo “pub­blico” come Facebook.

Non è dato sapere se feno­meni di que­sto tipo siano più vistosi e fre­quenti  in Ger­ma­nia, o se sem­pli­ce­mente lo Stato si dimo­stri più attento alle dina­mi­che.  Il risul­tato è la ricerca di una solu­zione, tro­vata, con Face­book [ma anche con Goo­gle e Twit­ter] per una rimo­zione for­zosa,  nel giro di 24 ore, di tutto il tur­bine d’odio che si regi­stra su Face­book nei luo­ghi vir­tuali di per­ti­nenza del ter­ri­to­rio alemanno.

Il prov­ve­di­mento urgente è suc­ces­sivo all’apertura di un’indagine annun­ciata dalla Ger­ma­nia nei con­fronti di Face­book Europa, per la man­cata can­cel­la­zione di con­te­nuti rite­nuti essere pale­se­mente raz­zi­sti, con Face­book che si era limi­tata a rispon­dere che non stava vio­lando alcuna legge tede­sca. A quanto pare si è suc­ces­si­va­mente lavo­rato ad un accordo che rime­diasse al disguido.

Come spesso accade per Face­book  il sistema  si mostra par­te­ci­pa­tivo, con l’implementazione di stru­menti che faci­li­tino la segna­la­zione di deter­mi­nati con­te­nuti, che vero­si­mil­mente tor­ne­ranno utili per  i gruppi dediti alle atti­vità di anti­raz­zi­smo, come ripor­tato da Reu­ters. In par­ti­co­lare si fa rife­ri­mento a FSM, asso­cia­zione con cui il social ha imba­stito una partnership.

Le dina­mi­che di segna­la­zione dei con­te­nuti su Face­book incon­trano spesso  nume­rose falle, evi­den­te­mente dovute all’enorme por­tata di con­te­nuti pub­bli­cati e, con­te­stual­mente, segna­lati. Un accordo cer­ti­fi­cato e pub­blico tra uno Stato e uno dei prin­ci­pali player del web potrebbe rap­pre­sen­tare un passo  in avanti, che possa evi­den­ziare la  neces­sità da parte del social di  miglio­rare que­sto aspetto, pro­ba­bil­mente uno dei pochi a risul­tare ancora poco efficaci.

Su un muro degli  uffici di Face­book di Amburgo cam­peg­gia  una scritta elo­quente, che potrebbe rife­rirsi alla tar­diva ope­ra­zione di rimozione.

(source: The Guardian)

(source: The Guardian)


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