Accordo sulla produttività: colpo mortale al contratto nazionale di lavoro

L'accordo sulla produttività siglato ieri tra il governo e le parti sociali - esclusa la Cgil - dà un altro colpo, forse definitivo, al contratto nazionale di lavoro e alla forma di tutela per la totalità dei lavoratori che questo rappresentava (conviene ormai usare l'imperfetto). Ora, diventano contrattabili in sede aziendale anche le mansioni (sarà possibile il demansionamento dei lavoratori con conseguente riduzione dello stipendio) e l'orario di lavoro. Ma non basta, aziende e sindacati potranno in sede aziendale anche accordarsi sull'introduzione di sistemi di controllo a distanza (telecamere) sull'operato dei lavoratori. Un motivo in più  - questo accordo - per voltare pagina rispetto al governo Monti e a suoi ipotetici ritorni dopo le elezioni. Sull'accordo di ieri, il commento di Giorgio Cremaschi, ex segretario della Fiom-Cgil.