Magazine Opinioni
Rinnovamento Popolare Cristiano e il Movimento Nazionale Cristiano Liberale hanno stretto un accordo paritario di cooperazione mantenendo entrambi la loro identità e autonomia, mettendo da parte come è giusto che sia l’individualismo per cercare insieme una soluzione alla situazione attuale. Questo accordo sancisce l’unione con altri accordi che entrambi i Movimenti stanno da qualche mese siglando in tutta Italia. Siamo convinti che oggi ci sia la necessità di coinvolgere attivamente chiunque ne esprima interesse al fine di favorire la partecipazione cercando di superare il disorientamento politico sempre più forte e determinato venuto a “galla” soprattutto in questi ultimi giorni.
È il momento di ricostruire un’alternativa moderata, laica, volta al futuro, ma non immemore della sua grande eredità di valori, a partire da quelli della nostra identità di cristiani e cattolici impegnati nella difesa delle istituzioni, della famiglia, della Repubblica e della nostra Costituzione.
Ciò che tutti, a nostro avviso, dovrebbero con molta umiltà comprendere è che la gente oggi vuole fatti concreti, vuole una dimostrazione di serietà, coesione, concretezza, verità … fatti non parole; pretende, come è giusto che sia, di avere amministratori efficienti che lavorino per il bene di tutti e non solo di alcuni.
Noi stiamo pagando, ne siamo convinti, le colpe di chi nel centro destra, (ma avviene anche nel centro sinistra), non lotta per la coesione e che pensa solo a liti interne o ad una propria egemonia sugli altri. Con la stessa determinazione siamo sicuri che, se ora ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo insieme in maniera paritaria, cooperando, collaborando, il risultato sarà ben diverso.
Dicono che bisogna toccare il fondo per ritrovare quell’istinto di sopravvivenza che ti dia la spinta per risalire in alto e credo sia inopinabile che il fondo ormai lo abbiamo toccato.
Bisogna piu’ che mai credere nell’essenza della politica. Certo, ora è davvero difficile credere nella politica e in chi la rappresenta ma non bisogna cadere in un cabotaggio idealista e superficiale evitando di comprendere che non è neanche corretto nei confronti di quei pochi politici seri fare di tutta l’erba un fascio. E’ vero ci sono una miriade di incongruenze, paradossi, ingiustizie e molti altri fattori negativi che ci tormentano e di conseguenza è arduo oggi essere positivi e fattivi in tal senso, ma dobbiamo sforzarci di farlo.
Combattiamo insieme, combattiamo per il diritto alla vita, alla dignità, e ai suoi valori contro un’inflazione sempre crescente, contro interventi fiscali inappropriati e pressanti, tali da poterli paragonare all’usura, associati a un boom dei prezzi di carburanti (indispensabile per molti per lavorare) e alla forte crisi dei consumi. La nostra economia è rallentata ma d’altra parte come non potrebbe essere così visto il difficile accesso al credito sul quale NESSUNO è intervenuto?
I risultati elettorali sono lo specchio di questa situazione e di un insieme di tante altre cose tra le quali, non ultima, l’arroganza di una gran parte della classe politica e la supponenza di alcuni Professori “MONTIANI” assurti alla Gloria per caso, un caso mal digerito da noi gente comune per dissenso e decisioni prese.
In questo voto c’è la voce di chi non arriva a fine mese, di chi ha perso la casa, di chi ha perso il lavoro, di chi ha perso la dignità,ma soprattutto di chi ha perso la speranza. Ci si sente traditi e strangolati dall’accordo tra Stato e Finanza, Banche, petrolieri, assicurazioni Enti inutili lobby e quant’altri che hanno portato molti a gesti inattesi e disperati. Certamente siamo indignati dalle parole di Monti quando sostiene che i livelli di suicidio in Italia, sono inferiori alla Grecia. Di tutto ciò che sta accadendo è chiaro quindi, che il Governo e’ consapevole, così come i partiti che lo sostengono; e i cittadini hanno capito che questa e’ una politica insostenibile: vogliamo piu’ equita’ sociale, distribuzione della ricchezza nelle varie fasce sociali, maggiore legalita’ e meritocrazia, vogliamo una Politica che dia davvero la sovranità al Popolo rispettandone la volonta’, come è evidente che non e’ ad esempio dai i vari referendum votati a larga maggioranza ma mai presi in. Questo ultimo voto delle elezioni regionali in Sicilia, impone una riflessione, un cambiamento radicale ma soprattutto più umiltà e un ritorno al vero significato della parola “POLITICA”. Democrazia significa “SOVRANITA’ POPOLARE”. Ma oggi il popolo e’ ancora sovrano? Abbiamo grossi dubbi in merito anzi, grandi certezze che non lo sia più, che abbia perso la sua natura così come l’hanno persa gli uomini che ne sono i rappresentanti. Il tam tam che ha preceduto questi risultati, le varie proteste, erano tutto un preludio e il grido soffocato e inascoltato del Popolo che diceva BASTA!
Quindi l’aggregazione di piu’ Movimenti nasce dall’esigenza di creare un unico soggetto che possa proporre un nuovo modello di riferimento per i tanti delusi, che hanno deciso di non votare e per tutti coloro che vogliono riconoscersi su una piattaforma di Valori unica.
Le cose vanno cambiate all’origine … all’origine del male … all’origine del problema … far finta che tutto vada bene non è certo una soluzione, gli incubi perché svaniscano vanno affrontati!
Noi ci stiamo provando. Cinzia Cammarere Presidente RPC Angelo Sciascia Presidente MCN
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