“Linee già disastrate da tempo, piene di incognite e rafforzate, per così dire, da servizi di supporto inefficaci e poco efficenti”, ha precisato Lavagno. ” Questo è il frutto dei tagli alle Regioni attuato dal vecchio Governo, sono gli effetti di un taglio violento di risorse destinate al trasporto pubblico: tagli indiscriminati che poco hanno a che vedere con razionalizzazioni funzionali. Inoltre, questo provvedimento è stato attuato senza porsi il problema di interpellare nè i sindaci, nè i Comuni, nè tanto meno gli enti locali”.
Non si sa ancora quando la soppressione delle tratte verrà applicata ufficialmente, ma c’è chi sostiene che la situazione era già talmente precaria che, di fatto, poco cambierà per i viaggiatori. Linee già disastrate, dicevamo, (spesso sostituite da un servizio pullman mai ben definito) come la Asti-Casale, coi lavori in sospeso nella galleria di Ozzano o la Casale-Vercelli, in attesa di elettrificazione.
L’accordo è staot stipulato oggi tra Regione Piemonte e Trenitalia, alla presenza dell’assessore ai Trasporti Barbara Bonino, all’amministratore delegato, Mauro Moretti.