Nel paradosso tutto italiano, lunedì il presidente della Sardegna Cappellacci ha ribadito: “Con la soppressione delle Province (votata dal consiglio regionale sardo la scorsa settimana, ndr) i territori potranno riappropriarsi di un ruolo di autentica rappresentanza che la politica aveva attribuito ad entità create per esigenze proprie e non per quelle della comunità”. È lo stesso Cappellacci che ricorre alla Consulta.
Le regioni ricorrenti contro l'accorpamento delle province sono:
Piemonte, Lombardia, Veneto, Molise, Lazio, Campania, Friuli Venezia Giulia, Val d’Aosta e Sardegna.Altra osservazione interessante riguarda l'appartenenza politica delle giunte che governano queste regioni ricorrenti, quasi tutte riferibili allo stesso partito del Ministro per le Riforme Quagliariello, fermamente impegnato a favore dell'accorpamento:
Se si eccettuano Piemonte, Veneto e Val d’Aosta (le prime due a guida leghista, la terza di ispirazione autonomista), Lombardia (epoca Roberto Formigoni), Campania (Stefano Caldoro), Lazio (epoca Renata Polverini), Sardegna (Ugo Cappellacci), Friuli Venezia Giulia (epoca Renzo Tondo) e Molise (epoca Michele Iorio).