Accredito status symbol: il pass per le ambasciate festose ai mondiali di sci

Creato il 13 febbraio 2013 da Sdemetz @stedem

Ho dedicato i miei due precedenti post all’accreditamento, inteso come strumento di lavoro.

Qui vorrei invece raccontare di un altro tipo di accreditamento, che serve esattamente al contrario o quasi. Quasi, nel senso che non consente l’accesso alle aree di lavoro durante un evento sportivo, ma offre altrettante possibilità di “lavoro” in termini di pubbliche relazioni, ma anche, o soprattutto, di divertimento e amicizia.

I Campionati Mondiali di Schladming, ancora in corso, ne offrono un ottimo esempio. Si tratta dei pass che servono per entrare nelle aree VIP o soprattutto nelle “case” organizzate dalle diverse nazioni dove costruire e curare relazioni con l’intero mondo sci.

Andiamo con ordine.

VIP Hospitality a Schladming 2013

Primo fra tutti può essere interessante uno sguardo alla gestione dei ticket VIP in vendita. L’Austria è nazione dello sci e pertanto quest’aspetto, sulla scia della tradizione degli eventi sportivi in ambito tedesco, vanta di altissime professionalità e immensi investimenti. Due sono le principali aree VIP offerte al pubblico o agli sponsor.

La Silver, dedicata soprattutto a gruppi di amici e appassionati che vogliono godersi l’evento con comodità, è stata allestita dentro un campo da tennis. Decorazioni piuttosto anonime, ma servizio continuo e attento ai dettagli accolgono gli ospiti con hostess sorridenti all’entrata e una scuola alberghiera di alta professionalità per i servizi ai tavoli. Il catering è gestito da una società locale, che si occupa anche della mensa dei volontari, del ristorante al main press center e di altri servizi minori.

Più attraente è invece la Gold. Una tensostruttura costruita su due piani, i cui costi si aggirano intorno al milione e mezzo di euro, arredata con sedie e tavoli di design, angoli per “small talks” ma anche linee infinite di tavoli arredati con gusto ed eleganza. La cucina occupa circa un terzo della tenda, anche’essa disposta su due piani. Il catering è gestito alla Do&Co, leader nelle hospitality di lusso. Il cibo è preparato ogni giorno a Vienna (che dista 300 km) e poi rifinito in loco. Circa 1.100 posti, angoli bar, accoglienza hostess, punti di ritrovo e prenotazioni per le serate AUDI.

AUDI, infatti, sponsor primario del Campionato Mondiale, sia per motivi di spazio, sia per ottimizzare i costi ha condiviso le spese con la Gold Lounge secondo una facile pianificazione: di giorno la tenda è gestita dalla federazione austriaca di sci, la sera, creando con pareti mobili spazi più ridotti e adatti alle diverse esigenze, diviene Audi Lounge. Le medaglie iridate devono passare dopo la premiazione in questa tenda perché gli ospiti AUDI possano avere un contatto diretto con i campioni. Rispetto a Garmisch, Mondiali 2011, le serate finiscono sul presto, ma sono comunque ambite. Per entrare è necessario comprare i biglietti (quello più costoso costa 220 euro) o avere i titoli come sponsor, dirigente sportivi o media.

Vip oltre i Mondiali

Per tornare brevemente alla Gold, il biglietto più caro di giorno si aggira sui 750 euro a persona e consente anche l’accesso a box riservati con posto a sedere nello spettacolare stadio d’arrivo. La federazione austriaca ha una straordinaria esperienza nella gestione VIP. Eccetto le gare di Kitzbuhel, infatti, gestisce tutte le hospitality di tutte le gare (sci alpino, sci nordico etc). Ha uno staff molto specializzato e ovviamente contratti che valgono per l’intera stagione, diffusi su tutto il territorio nazionale. Gli organizzatori hanno il vantaggio di non doversi caricare dei costi, sempre molto alti, ma allo stesso tempo ottengono solo dieci biglietti VIP per gara dalla federazione. Ciò significa che le autorità locali devono acquistare i biglietti, fatto inimmaginabile, per ora, nel nostro paese, anche se c’è già chi ha iniziato in taluni consigli comunali a condurre una battaglia contro il biglietto gratuito alla classe politica. A differenza del calcio tedesco, tuttavia, nonostante lo sci sia lo sport nazionale in Austria e nonostante i contratti siano razionalizzati e diffusi, nemmeno la federazione chiude davvero con un utile. La signora Pilotto, responsabile di queste aree in Austria, ammette che si tratta di spese inserite nella voce marketing del bilancio federale. Difatti, più che di un business da un punto di vista monetario, si tratta di uno strumento di business relazionale, di proficuo networking che fa vivere esperienze esclusive a partner e sponsor. I costi, rispetto al calcio sono più alti per ovvi motivi. Le infrastrutture sono temporanee, ma all’interno danno l’impressione di essere tutt’altro. Addirittura le toilette sembrano bagni di hotel di lusso.

Per il post gara ai Mondiali di Schladming, tuttavia esistono anche altri luoghi, vissuti soprattutto di sera, autentico punto di ritrovo dentro atmosfere nazionali: Casa Austria, Tirolberg, Oh Là Là, la casa francese, Swiss-Ski House, WM-Treff, la casa tedesca, e il nostro italiano Chalet Italia.

Vediamoli brevemente uno a uno.

Haus Ski Austria

Allestita dentro una struttura temporanea, interamente in legno e costruita su due piani, copre circa 240 mq. Autentico centro di comunicazione per la federazione austriaca, organizzatrice dell’evento, la Haus Ski Austria è interamente costruita con legname austriaco seguendo un chiaro piano di sostenibilità ambientale. 10 giorni per la costruzione e dopo i Mondiali sarà smontata e messa in vendita. Di giorno i biglietti sono acquistabili, la sera diviene il luogo, dove la federazione invita i suoi ospiti per serate speciali o per la celebrazione di medaglie. Non è raro incontrarvi le grande star dello sci austriaco, come Franz Klammer, ma anche ospiti speciali, star, atleti di altre nazioni, dirigenti della federazione internazionale, giornalisti e amici dello sci. In particolare le istituzioni pubbliche e i ministri sono ospiti importanti, avendo, ad esempio, la Stiria contribuito con 24 milioni di euro alla realizzazione dell’evento mondiale.

Tirolberg

Negli anni questo luogo ha raggiunto uno status molto alto. Tutti ci vogliono andare, tutti ci vogliono passare. Allestito dentro una tensostruttura su due piani, tutta in vetro, accoglie al primo piano una lounge dalle luci soffuse e con angoli adatti a conversazioni riservate o private. Al piano superiore ospita invece l’area cena, con tavoli, di nuovo molto bene arredati, un palco per concerti live o per presentazioni, un banco in cui servirsi gratuitamente tutta la sera. Tirolberg è totalmente finanziato da sponsor, tra cui la Doppelmeyer, da Tirol Werbung (l’ente di promozione turistica del Tirolo austriaco) dalle località leader di questa regione (come Kitzbuhel, St. Anton e Ischgl) e dai fornitori, non solo chiamati a fornire la materia prima (vino, birra, formaggio, carne etc) gratuitamente, ma anche a pagare per esserci. Sono molte le serate organizzate a tema dai diversi sponsor, cui si accede solo con invito. I buttafuori all’entrata fanno la prima scrematura e poi all’interno le hostess verificano la presenza sulle liste invitate e in caso di luce verde consegnano il tanto ambito pass: una tessera magnetica che può valere per un giorno o per tutto il mondiale. Il fascino di Tirolberg è tale che esiste anche un angolo merchandising con magliette e felpe realizzate per l’occasione e che, francamente, sono più “fashion” di quelle ufficiali dei Mondiali. Tirolberg riflette certamente la forza del brand “Tirol” e la tradizione austriaca nelle hospitality. Merita una visita il sito per scoprire che anche i nostri atleti non disdegnano per nulla un passaggio al Tirolberg, letteralmente “la montagna del Tirolo”.

ORF

Una parentesi è costituita dalla televisione pubblica austriaca, che oltre a produrre tutte le straordinarie immagini televisive grazie alla maestria del regista star Fritz Melchert, è anche partner del Mondiale. Una copertura di quasi ventiquattro ore garantisce a tutti la possibilità di seguire ogni momento di questo mondiale, dalle gare ai mille dietro le quinte che questo evento offre. Parlo di ORF in questo post perché anche la televisione austriaca han una propria lounge, costruita in legno dentro una struttura di altissima qualità tra soluzioni “green” e design. 480 metri quadri, montata in Medal Plaza di fronte al palco delle premiazioni, ospita al primo piano lo studio per le interviste ai vincitori o ad altri ospiti (100 mq), con una vista suggestiva sulla piazza, un po’ sgangherata per la verità, ma televisivamente molto efficace. Al piano terra una grande terrazza (140 mq) si affaccia sul viale con un’immensa vetrata dietro la quale si vede una sala accogliente, che può ospitare fino a sessanta persone tra atleti, funzionari, partners etc. La caratteristica di questa struttura è il suo essere scomponibile in 140 parti e rimontabile in altri luoghi per altri eventi con un bassissimo impatto ambientale. È luogo delle pubbliche relazioni per la televisione austriaca, che a ogni ospite dona anche un biscotto a forma di cuore, dallo stile … bavarese, ma è soprattutto un’occasione straordinaria di promozione anche per il pubblico, che passandoci di fianco ha l’opportunità di sbirciare dietro le quinte della tv nazionale, scorgere qualche star e guardare com’è gestita una trasmissione tv.

Swiss-Ski House

La casa svizzera è allestita dentro un ristorante molto grande nella zona pedonale di Schladming ed è gestita dalla federazione svizzera di sci. Il branding è molto forte ed efficace: tutta la facciata è marchiata Swiss-Ski House e due chioschi all’esterno vendono bibite o raclette take away grazie a uno dei maggiori sponsor: Emi. L’interno ospita anche due studi televisivi in cui vengono girate dirette, interviste, incontri per la televisione svizzera, uno degli sponsor di questa “casa”. La presenza di St. Moritz, che ospiterà i Campionati Mondiali nel 2017 è molto efficace. Qui si entra su invito o prenotando un tavolo a pagamento. La specialità, è inutile dirlo, è la fondue di formaggio il cui profumo aleggia intorno alla casa e richiama spettatori, giornalisti, ospiti, ex atleti. Il finanziamento è massiccio grazie a sponsor come Helvetia, Audi, la banca Raiffeisen e prodotti o marchi svizzeri, dalla Rivella al formaggio Emi, dalla carne svizzera ai vini della Svizzera francese.

WM-Treff, ovvero la casa tedesca

WM-Treff vuol dire “punto di ritrovo ai Mondiali” (con la fantastica sintesi che la lingua tedesca può offrire) È questo il marchio ufficiale casa tedesca, che si trova a circa venticinque chilometri da Schladming, nel paese che ospita anche la squadra tedesca. Haus im Ennstal, il nome del paese, è ufficialmente la “Fan-Gemeinde”, in altre parole il comune fan della squadra tedesca, secondo un progetto della federazione austriaca che ha invitato tutto il comprensorio a farsi tifoso di una o più delle settanta nazioni presenti.

Anche qui si tratta di nuovo di una struttura temporanea, dallo stile decisamente bavarese. Un’enorme baita di legno, che fu già sede della casa tedesca ai passati Mondiali di sci a Garmisch, lì smontata e qui ricostruita. 170 posti a sedere, un bar accogliente, un palco per musica e interviste e pietanze tipiche della Stiria in onore della regione che ospita i Mondiali. Di nuovo si viene accolti da hostess che verificano le credenziali per ottenere un braccialetto per l’entrata. E di nuovo, si tratta di un punto di ritrovo e un’occasione di relazione sia con gli accreditati in genere ai Mondiali, sia con i partners della federazione. Non solo: la federazione tedesca ha anche messo in vendita pacchetti speciali per appassionati che includono accesso allo stadio di gara e poi cena al WM-Treff per i cosiddetti VIP-Talks al prezzo di 175 euro. Ho avuto la fortuna di passare la sera in cui Maria Riesch ha vinto l’oro nella supercombinata. All’esterno la grande star dello sci tedesco è stata accolta dal paese che le dà ospitalità rispettando il suo essersi eletto a “comune tifoso della Germania”, all’interno gli ospiti l’hanno accolta in piedi con un applauso mentre la sua canzone, realizzata da una band tedesca, risuonava a tutto volume. Due brevi saluti dell’atleta, qualche foto e poi via, a dormire. I mondiali non sono finiti e la festa deve essere rimandata. Ma per gli ospiti è stata un’occasione straordinaria per una stretta di mano, una foto, una gratificazione per il proprio sostegno, sia come tifoso, sia come sponsor.

Oh Là Là, la casa francese

Similmente al Tirolberg, la casa francese, con questo simpatico nome, non è gestita dalla federazione, ma da una società di marketing (Fronte del la Neige) che ha raccolto le località turistiche organizzatrici di gare di Coppa del Mondo di sci nella regione Rhone-Alpes: Val d’Isere, Courchevel, Chamonix e Meribel. Sebbene non sempre con facilità essendo concorrenti sul piano turistico, le quattro località sono riuscite a unire le forze e in parte i soldi (circa 70.000 euro ciascuno) per affittare un ristorante con annesso bar, dal taglio moderno e accogliente, e portare un pezzo di Francia alpina nel cuore della Stiria. Lo scopo è chiaramente quello di promozione turistica di una delle maggiori regioni montane della Francia. Chef famosi viziano gli ospiti con fingerfood strepitosi e champagne. Come a casa degli svizzeri, chi volesse cenare francese può farlo a pagamento. Per gli ospiti esiste un pass giornaliero, ma i francesi sono decisamente meno rigorosi rispetto agli austriaci. Gli amici degli amici sono i benvenuti. Anche qui si organizzano serate con partners, tuttavia non della federazione, ma delle località e si festeggiano le medaglie. È in sostanza il punto di ritrovo della Francia in Austria e il punto di accoglienza della Francia per i suoi colleghi, atleti e amici.

Chalet Italia

Infine l’Italia, che ho lasciato per ultima, essendo la nostra casa, quella italiana.

L’Italia è sempre stata famosa per la sua casa perché, è inutile dirlo, a tutti piace mangiare una buona pasta e bere del buon vino. Lo spirito che si respita nella casa italiana è esattamente questo. Gestita da una società milanese, Cassiopea Productions, Chalet Italia è partner ormai da parecchi anni della federazione di sci per organizzare e gestire, appunto, le relazioni pubbliche dello sci italiano in occasione dei grandi eventi. Simile alle altre case, è il punto di ritrovo degli atleti, dei partners, della stampa. É anche la centrale di comunicazione della federazione Italiana di sci, che da qui organizza le conferenza stampa e qui mantiene le sue relazioni istituzionali con le altre federazioni. Allestito dentro un ristorante con tre sale, accoglie a cena ospiti come la sottoscritta, vale a dire organizzatori di gare di Coppa del Mondo in Italia, ma soprattutto dirigenti delle federazioni (italiana, straniere o internazionale), partners come Audi, che è anche sponsor della FISI, giornalisti, tifosi. La caratteristica di Chalet Italia, che similmente ad altri offre la possibilità di un pranzo a pagamento (15 euro per tuffarsi dalla Stiria in Italia con una vera pasta e un buon vino rosso), è data dall’atmosfera. Si mescolano qui i tratti italiani della generosa ospitalità, del gusto per le cose belle e, sì, anche del tipico caos di una grande famiglia italiana. Le medaglie italiane, dopo i giri istituzionali tra premiazione e Audi Lounge, festeggiano qui. È stata un’esperienza unica vivere l’arrivo di Domink Paris, assistere alle luci di flash e telecamere, sentire ondate di applausi e urla, essere parte di una grande festa. Una torta immensa con la medaglia di marzapane è stata realizzata per i vincitori e offerta a tutti gli ospiti.

Gli stranieri, dalla televisione tedesca agli organizzatori delle Coppe del Mondo nel mondo, dagli scandinavi, agli svizzeri, dagli americani organizzatori dei prossimi mondiali a Vail alle tante nazioni rappresentate dalla FIS, la federazione internazionale di sci, amano molto questo luogo. Qui si possono godere pietanze italiane, dal gusto delicato, realizzate con prodotti made in Italy. Dal pastificio vicentino, al pesce arrivato direttamente da Riccione, dal Braulio, amaro valtellinese ai vini di casa nostra. Diverso rispetto alla gestione più “aggressiva” in termini di branding di Tirolberg o di Swiss-Ski House (che in definitiva rispecchiano il modo di fare marketing sportivo nelle loro nazioni in cui lo sci è diffuso come da noi il calcio), Chalet Italia ha la propria forza nel tenere le porte aperte. Tutti gli italiani a Schladming hanno un punto di ritrovo. Gli stranieri hanno un punto di mediterranea (o quasi) accoglienza. Alla base c’è uno spirito chiaro: “Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più”. Perché una buona pasta, come mi è stato detto, non si nega mai a nessuno.

Conclusioni


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