Chi di noi non ricorda i consigli che da sempre le nostre nonne ci danno, e tra questi, quelli che vedono come protagonista l’aceto: utile per le punture di zanzara, per far splendere i capelli, per i mal di denti ma anche per il mal di stomaco.
Da sempre noto per le sue proprietà antibatteriche ed antivirali.
Ad avvalorare i benefici effetti dell’aceto, c’è uno studio di Tomoo Kondo del Central Research Institute di Nakamura in Giappone, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.
Secondo questo studio l’aceto, o meglio l’acido acetico in esso contenuto, sembri poter essere utile nel controllo del peso corporeo.
Lo studio ha osservato che cavie da laboratorio, alle quali è stato somministrato acido acetico per 6 settimane, sono ingrassate il 10% in meno rispetto al gruppo di controllo, pur seguendo entrambi i gruppi, la stessa alimentazione.
Sembrerebbe infatti che l’acido acetico, componente che da il caratteristico odore all’aceto, agisca attivando un gruppo di enzimi, in grado di ossidare gli acidi grassi ed il loro accumulo a livello epatico.
Possiamo immaginare i benefici per la pressione sanguigna e non solo.
Ma l’aceto non ha solo la qualità, che quindi gli possiamo attribuire di “brucia grassi”, è inoltre ricco di vitamina A, vitamina B e vitamina C, importanti per il sistema nervoso, la pelle e le difese immunitarie.
Inoltre diversi studi, non ultimo quello pubblicato sul Diabetes Metabolism Journal, hanno dimostrato la capacità dell’aceto di attenuare l’iperglicemia, non si conosce bene il meccanismo, ma l’effetto ipoglicemizzante è stato riscontrato sia in soggetti diabetici che non, e la cosa positiva è che per ottenere questi effetti, ne basta la quantità che normalmente si usa nel condire i piatti. Ovviamente, vista l’acidità dell’aceto, in soggetti con gastrite o reflusso gastroesofageo, è opportuno non esagerare, nelle quantità.
Insomma l’aceto, il condimento delle meraviglie, non può mancare sulle nostre tavole, ottimo sia nelle insalate, ma anche per marinare pesce e carne o tutto ciò la vostra fantasia vi suggerisce.
Articolo pubblicato su SaluteStyle
Anno 1 – Numero 5
Novembre – Dicembre 2013
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