Acqua che gioca

Da Topinapigmy

Sono le cascatelle della mia valle. Sono ovunque, sparse qua e là. Spruzzano acqua fresca dappertutto e spesso, quell’acqua, è neve che si scioglie dalle alte montagne. Andiamo a vederle insieme. Quanta energia, quanta vitalità e quanto rumore alcune! Si fanno sentire con il loro gorgoglio per boschi e colline. A me piacciono tantissimo. Bagnano la roccia, le piante, il muschio. Piantaggine e Capelvenere si divertono moltissimo sotto i loro schizzi. Alcune son più grandi e più potenti, altre si presentano con un lieve gocciolio ma sono tutte sempre lì. Lavano, puliscono. Sempre presenti. Quel loro perpetuo scrosciare giù, veloci. Vivaci. Soprattutto in estate, nonostante la siccità. In inverno invece, alcune di loro ghiacciano, disegnando lastroni opachi e biancastri alla base delle falesie. Freddi, scivolosi. Formano delle piccole stalattiti pungenti. A ghiacciarsi sono quelle più sottili, meno impetuose. Quelle che raramente la fauna che abita i miei monti usa per abbeverarsi; e si, perchè loro non formano ruscelli, si limitano ad accarezzare il verde, la pietra, dolcemente, ogni giorno. Senza bollicine, senza schiuma bianca, senza piccoli mulinelli all’arrivo. Senza appiattire i ciuffetti d’erba che invece giocano con gli altri scivoli d’acqua più calmi. Le cascatelle, che con il loro trambusto attirano sguardi e mani che ci si infilano sotto bagnandosi divertite. Che brillano al sole o si confondono con la pioggia. Che notte e giorno son sempre lì, costanti, persistenti. A formare piccole lagune, rii, giochi di gocce e bolle inimitabili. Che saltano, si tuffano, ritornano, traballano. Che più calme, tremulano prima di lanciarsi nel vuoto, come a prendere bene la mira. E’ bellissimo e rilassante rimanere ad ammirarle. Non ci si stanca mai. Son sempre lì ma sempre diverse. Mi piace cercarle, andarle a scovare. A volte si nascondono molto bene tra alberi e arbusti. A volte invece, ci seguono per tutto il sentiero o vanno esattamente nel senso opposto. E fanno compagnia! Con i loro “glu, glu” e i loro “cick, ciak” o “pluk, pluk”. E come vanno veloci certe! Le foglioline trasportate, che cadono giù in picchiata, filano come dei siluri argentati. Le cascatelle della mia valle, un pò timide, un pò bizzarre. Ma di gran compagnia. Tutte quante. E’ stato simpatico presentarvele, però adesso scusate ma mi è venuta una gran voglia di farmi un tuffo con il mio guscio di noce per cui…. vado! Voi che fate? Squit!



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