Acqua chiara /Conversazione di fine estate /Il piacere di raccontare

Disse, un giorno,la Gentilezza all’Indifferenza e alla Vanità sue vicine nel “condominio-mondo” : <<Care amiche, mi spiegate perché siete  quasi sempre così distratte e vanitose? E perché non vi fermate mai ,qualche volta, a guardare a quel qualcuno che ha bisogno di un sorriso, di una pacca sulla spalla, di una mano-amica e siete sempre e solo lì  a tirare dritto lungo la vostra propria via o, magari, a calcare la ribalta per essere applaudite? >>

E le due frettolose, di rimando, senza starci troppo a pensare su :<< Scioccherella che sei, non lo sai che ai nostri giorni ciò che conta in tutte le cose è più l’apparire che l’essere ! Lo dice la tv…si legge sui giornali. Impara. Non te ne pentirai, stanne certa.>>

Allora la Gentilezza capì di avere ricevuto “scacco matto”, che non poteva esserci dialogo e, molto delusa ma serena, si allontanò per un impervio sentiero di montagna e sotto l’ombra  di un grande albero, nei pressi di un ruscello gorgogliante, si fermò a pensare al da farsi.

Ma, quasi subito, capì che non poteva proprio cambiare, che non le era possibile e, dopo avere bevuto un po’ di quell’acqua limpida e dissetante, ed essersi riposata qualche minuto ,proseguì per il Maso.

                   Marianna Micheluzzi (Ukundimana)