Acqua de po, acquétta, aérlo al gogio | Parole e verbi in disuso

Creato il 29 giugno 2014 da Lifarnur @silvialazzerini

ACQUA DE PO: è quella, secondo un detto della zona di Massa, che "Tu n'be' un bicchiero e tu n' arpisce po'". Ne bevi, cioè, un bicchiere e ne ripisci due. Si dice di cose senza sostanza nè importanza.
ACQUéTTA: è il nome dato alla liscivia saponaria liquida, in bottiglia, usata per il bucato. A Livorno, per antonomasia, la chiamano LA BòCCIA, cioè "la bottiglia". "HA AVUTO L'ACQUèTTA" si diceva una volta, e i fiorentini più vecchi se ne ricordano certamente, quando qualcuno deperiva o era malaticcio senza che se conoscesse il motivo. L'espressione fu originata dalla fama popolare dell'ACQUéTTA DI PERUGIA, un veleno da delitti perfetti, fatto con i rospi del Lago Trasimeno e che, sembra, non lasciava traccia. ACQUERUGIOLA è chiamato nel Pisano il vino di bassissima gradazione, scherzosamente detto anche SCIACQUAPìPI E PISCIAPìPI.
AèRLO AL GOGIO: avere qualcuno sullo stomaco, sul gòzzo; però solo a Massa, dove GOGIO significa gola, gòzzo. AèRLA AL GOGIO vale invece "avere un ropso da sputare" o anche voler fare qualcosa ad ogni costo.

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