La pubblicità mi piace perché dice le bugie: può dirle. Tu puoi crederci o meno, ma lei può dirle. Le creme che ti fanno sparire le rughe, quelle che ti fanno dimagrire, il detersivo che rende più bianco (perché dentro ci sono dei riflettenti ottici), e poi le acque minerali. Quelle – anche quelle sì – che ti fanno dimagrire, quelle che ti fanno digerire, quelle che ti depurano, quelle che se le bevi “si vede” – ma si vede cosa?!
Ebbene, la Coop sta facendo una cosa che non ha eguali… ma i tempi sono cambiati – avete visto il film Fight Club, o ne avete letto il libro? Ci sono alcune interessanti considerazioni riguardanti la pubblicità e una frase, che mi è rimasta impressa, che riguarda il declino o l’inversione di tendenza della nostra economia attuale, che dice pressappoco così: “stiamo lucidando le maniglie del Titanic” (mentre il Titanic sta affondando).
E così la Coop sembra non fare i propri interessi commerciali.
Lo slogan della campagna è: “Hai mai pensato a quanta strada deve fare l’acqua prima di arrivare nel tuo bicchiere?” (nota: lo aveva già detto un “comico”, Beppe Grillo, che se ognuno si bevesse il suo c…o di acqua avremo meno tir per le strade… e come scriveva G. Chaucer nei sui Canterbury’s Tales “tra scherzi e giochi grandi verità si possono dire”. Purtroppo a comici, scrittori e artisti, non si dà molto peso alle loro parole, o forse solo a distanza di anni… Ma continuiamo.
La Coop spende un milione di euro per una campagna pubblicitaria che invita le persone a non comperare l’acqua in bottiglia, ma ad utilizzare quella di casa, del rubinetto. Certo, a Bologna la cosa sarà difficile – ricordo quando ci vivevo a Bologna, l’acqua sapeva di cloro, berla era difficile e quando mi facevo il bagno mi sembrava di essere in piscina! Ma qui a Vicenza, ad esempio, l’acqua del rubinetto è buona. Viene dalle montagne e da falde sotterranee, come potete vedere dalla foto scattata alla Roggia Seriola (in località Maddalene), l’acqua zampilla dal terreno – conosco altri tre o quattro posti come questo.
E scusatemi ancora, ma ogni volta che vedo, qui a Vicenza, persone uscire dai supermercati con carrelli pieni di acqua minerale, mi chiedo e non riesco a comprendere perché vadano a spendere soldi, trasportare pesi, spostare macchine, per un prodotto che hanno già a casa! Sarà forse per le bollicine della minerale?
Ma ritorniamo alla Coop. Un milione di euro in pubblicità per convincere gli italiani a bere l’acqua del rubinetto (affissioni, espositori e depliant nei punti vendita, pagine pubblicitarie in giornali e riviste a diffusione nazionale, video, testimonial – la Lettizzietto).
“Invitiamo i nostri soci e consumatori a riflettere: è bene sapere che per l’imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km (ma mediamente ne fanno di più) si producono emissioni almeno pari a 10 kg di CO2. Se invece si sceglie l’acqua di rubinetto per ogni 100 litri erogati si emettono circa 0,04 kg di CO2”.
Gli italiani bevono una media di 195 litri a testa all’anno di acqua minerale (primi in Europa e terzi nel Mondo, dietro agli Emirati Arabi e al Messico), dalle fonti alla tavola il trasporto dell’acqua mette in movimento nel nostro paese ogni anno qualcosa come 480.000 tir [...]
Fonte: e-Coop.
Un’operazione, questa della Coop, che porterà meno guadagni dovuti alla vendita di meno bottiglie di acqua minerale presso i loro supermercati, ma che farà guadagnare alla Coop un valore etico di notevole importanza.
Coop si aspetta dalla campagna di comunicazione un calo del 10% in volume delle vendite di minerale, in un mercato che, secondo gli ultimi dati Nielsen relativi al periodo gennaio-agosto 2010, registrano un calo del 4,7% di vendite di bottiglie in Italia sull’anno precedente. «Avremo sicuramente delle perdite e dei costi – ha aggiunto Tassinari -, ma li consideriamo un investimento».
Fonte: La Stampa.it
Un’azione concreta che aumenta il valore simbolico del marchio Coop.
Qualcosa sembra cambiare… speriamo in bene.
Lungo questo post. Vado a bermi un bicchiere d’acqua. Del rubinetto, s’intende!