L’altro giorno a Vinitaly, in un padiglione del Centro Italia, mi sono fermato davanti ad uno stand che, come quasi tutti, sollecitava le suggestioni bio e via di seguito.
Una gentile PR con una gonna striminzita e assai poco sostenibile, mi si è avvicinata e mi ha proposto di assaggiare un loro vino (bio e tutto il resto).
Ho accettato, ho messo il naso sul bicchiere e ho avvertito subito quello sgradevole marcatore di topo morto, che ogni tanto mi tocca di incontrare. Dalla mia faccia deve essere trapelato qualcosa. L’impareggiabile signorina, allora, è intervenuta con prontezza. E mi ha detto: “Le cambio il bicchiere, glielo risciacquo con la minerale. Sa, l’acqua di Vinitaly non è buona, puzza“.
Ah ecco, tutta colpa dell’acqua. Di questa maledetta acqua di Verona.