la Stura della val Grande di Lanzo
Chiare,fresche et dolci acque,ove le belle membrapose colei che sola a me par donna;gentil ramo ove piacque(con sospir mi rimembra)a lei di fare al bel fianco colonna"
Petrarca,dal CanzoniereTorino è conosciuta come “la città dei due fiumi”,e più precisamente il Po e la Dora.
Dal punto di vista delle risorse idriche a questi corsi d’acqua vanno aggiunti anche il Sangone e lo Stura, meno imponenti dei primi due ma che contribuiscono anch’essi al soddisfacimento delle necessità del territorio. "L’acqua di Torino si lascia bere. Il merito è di una delle reti idriche e di un impianto di trattamento di acque potabili fra i più grandi e avanzati in Europa. Gran parte dell’acqua che arriva nella case dei torinesi, oltre il 75%, proviene da pozzi che attingono a una o più falde acquifere sotterranee, mentre il restante 8,5% viene prelevato dalle sorgenti del Pian della Mussa e di Sangano.Prima in Italia, la Smat ha utilizzato l’acqua di origine superficiale realizzando un impianto in grado di rendere potabile fino a 2.500 litri al secondo di acque prelevate dal Po.”Fonte:Altroconsumo
buon fine settimana!