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Acqua: la salute vien bevendo

Creato il 10 marzo 2011 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera

Oramai lo sappiamo tutti che bere acqua fa bene ma nonostante ciò ci sono ancora molte persone che presentano problemi di salute causati proprio dalla carenza di acqua all’interno dell’organismo.

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Forse per disinformazione o forse semplicemente per abitudine si tende a bere di meno rispetto alle quantità necessarie di acqua richieste dal nostro corpo. L’acqua è un elemento indispensabile per la vita, infatti, si può resistere diversi giorni senza assumere cibo ma il digiuno idrico non può durare più di due giorni senza che si manifestino conseguenze irreversibili per la salute.

Questo succede perchè essa è  il costituente corporeo più importante nell’organismo. La sua quantità varia in base all’età, al tipo di alimentazione e alla costituzione; il tenore di acqua si riduce progressivamente nel tempo: nei neonati è di circa il 75%, negli adulti arriva al 65% (quasi 45 litri) e nella terza età scende al 50% circa.

L’acqua, come le vitamine e i minerali, è considerata un costituente non energetico dell’alimentazione, in quanto non apporta né grassi né calorie, e può essere assunta durante o fuori dai pasti, in qualsiasi momento della giornata; inoltre contribuisce all’apporto di minerali, a seconda della sua composizione chimica (oligominerale, minerale, acqua del rubinetto, ecc).

Ma allora perchè ci ostiniamo a bere poco? Probabilmente perchè molti di noi non sanno quali sono le funzioni dell’acqua all’interno del nostro corpo.

L’acqua è per sua natura un solvente e ha importanza fondamentale in tutte le reazioni chimiche che si svolgono all’interno del nostro organismo.

 

Ecco le sue funzioni principali:

  • permette il movimento delle sostanze vitali attraverso il corpo in quanto trasporta i principi nutritivi in tutte le cellule;
  • serve da cuscinetto protettivo perchè svolge una certa funzione di ammortizzatore negli organi più delicati come l’occhio, l’orecchio interno e il cervello; questi infatti sono ricchi d’acqua o circondati da acqua o posati su un cuscinetto d’acqua;
  • elimina le scorie attraverso il fegato e i reni; i reni in particolare filtrano tutte le sostanze tossiche e i prodotti di scarto del metabolismo, presenti nel sangue, eliminandoli attraverso le urine;
  • attraverso la sudorazione assicura la corretta termoregolazione dell’organismo mantenendo la temperatura interna costante a 37 gradi centigradi;
  • regola il volume del sangue e la sua fluidità; l’acqua infatti è il principale elemento del plasma (che ne contiene l’85%), e un organismo fortemente disidratato ha il sangue più denso e, di conseguenza, la circolazione rallentata;
  • promuove e regola i processi digestivi; all’interno dell’intestino fa volume prevenendo la stipsi;
  • mantiene l’idratazione cutanea; la pelle è la parte del corpo dove l’acqua è presente in maggior quantità (70% negli strati più profondi).

 

Cosa succede se beviamo poco?

Il nostro organismo non può sopportare, senza gravi disturbi, perdite di acqua superiori al 10%.  La mancanza d’acqua dà origine ad una serie di scompensi più o meno gravi a seconda del grado di disidratazione.

I sintomi di questo disequilibrio sono: crampi, sensazione di spossatezza, secchezza orale, vertigini, cefalea, irritabilità, insonnia, aumento dell’emoconcentrazione, riduzione della forza muscolare (astenia), difficoltà di concentrazione per arrivare nei casi più gravi ad ipertermia, astenia profonda e collasso.

Questi sintomi cominciano a manifestarsi anche solo se la disidratazione raggiunge l’1-2% del peso corporeo.

Al contrario, anche eccedere nella quantità di acqua assunta può nuocere alla salute; in questi casi si parla di intossicazione da acqua i cui sintomi sono: irregolarità del battito cardiaco, disfunzioni gastrointestinali, debolezza muscolare, disorientamento anche fino al coma.

Per queste ragioni è fondamentale  mantenere il giusto equilibrio idrico, che si raggiunge quando la quantità di acqua introdotta, addizionata a quella già presente all’interno del corpo, è uguale a quella eliminata.

 

Quanto dobbiamo bere?

Il fabbisogno giornaliero di acqua è soggettivo perchè dipende dall’attività fisica, dall’alimentazione, dal clima e dalle condizioni generali di salute, ma possiamo indicarlo in circa 1,5-2 litri al giorno perchè è questa la quantità di acqua che mediamente eliminiamo ogni giorno attraverso pelle, polmoni, vescica e intestino.

Principalmente devono bere più acqua gli sportivi, perchè attraverso la sudorazione perdono enormi quantità di liquidi, chi soffre di calcoli renali perchè l’acqua fa si che i sali dai quali si formano i calcoli siano più diluiti e le persone anziane che hanno una riserva di acqua ridotta rispetto agli adulti e anche una diminuzione dello stimolo della sete.

Evitare di bere solo quando ne avvertiamo fortemente il bisogno. Il senso della sete, infatti, è controllato dall’ipotalamo, ma questa ghiandola del cervello non è un indicatore sempre affidabile e a volte può scattare in ritardo. Quindi bisogna prendere l’abitudine di idratarsi regolarmente durante la giornata, anche quando non si ha sete.

 

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