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Acqua Pubblica: continua il braccio di ferro tra governo e parte del PD

Creato il 04 luglio 2015 da Comunalimenfi
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Quante gocce mancano in Sicilia, prima che il vaso trabocchi?

Basta spesso una goccia per far traboccare il vaso ma in merito al servizio idrico regionale non sappiamo ancora definire con precisione quante ne mancano ancora per decretarlo colmo. Un vaso che continua ancora oggi a riempirsi, goccia dopo goccia, di insucessi e di perdite di tempo che con l’incombenza di certe scadenze possono generare crepe irreparabili.

Ripercorriamo brevemente l’iter del ddl nn. 455-125-102-106-158 dal titolo ‘Disciplina in materia di risorse idriche’, un tema a noi assai “caro”: la commissione Ambiente e Territorio, presieduta da Giampiero Trizzino (M5S), approva all’unanimità il ddl per la gestione dell’acqua, relatore Anthony Barbagallo (Pd), il governo regionale, rappresentato dall’assessore Vania Contrafatto, è contrario su tutto.

Settori del PD che fanno capo a Faraone farebbero melina per arrivare al commissariamento. Peraltro la spada di Damocle ha date che la dicono lunga: il 15 maggio il governo centrale ha diffidato la Regione a legiferare in materia di servizio idrico pena il commissariamento in caso di nulla di fatto entro i successivi 90 giorni. Resta il fatto che il ddl, passato alla commissione bilancio per la copertura finanziaria, resta bloccato per mancanza di relazioni tecniche da parte dell’Assessore regionale (Contrafatto) che dovranno esprimere le scelte del governo regionale e dovrebbero essere presentate dagli assessori Alessandro Baccei e Vania Contrafatto, entrambi dell’area Faraone.

“Ancora oggi – ha dichiarato l’On. Vinciullo, Vicario della Commissione “Bilancio e Programmazione” all’ARS – l’Assessore regionale per l’Energia e i Servizi di Pubblica Utilità (Vania Contrafatto) non ha fatto pervenire alla Commissione Bilancio la relazione tecnica, in modo che, a sua volta, l’Assessorato regionale dell’Economia (Alessandro Baccei) possa dare il parere di competenza.”

I nodi da sciogliere riguardano le scelte di fondo: definizione di cui all’articolo 1 dell’acqua come bene comune pubblico di rilevanza economica; affidamento per la gestione del servizio idrico solo ad enti di diritto pubblico, ergo Comuni.

Dice il relatore Anthony Barbagallo: “Il dll sull’acqua pubblica ha fatto un passo avanti importante. La ripubblicazione dell’acqua era uno dei punti del programma di governo del Pd che stiamo portando avanti, rispettando la tabella di marcia per approvare la legge entro i primi di agosto. Difenderemo questa impostazione anche in Aula, sulla base delle richieste di cittadini, comitati e amministratori locali che, con il loro impegno, hanno contribuito a “sostenere” questo disegno di legge dentro e fuori le istituzioni”.

Purtroppo l’impostazione portata avanti dal governo regionale sembra invece indirizzata su binari opposti. La Commissione Bilancio dell’Ars tornerà ad occuparsi del disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua martedì 7 luglio. Relazione tecnica permettendo!


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