Il materiale radioattivo prodotto dalla centrale della morte sarà stoccato in maniera temporanea. Tutto è temporaneo in questi momenti: dalla probabilità che la vita ha di ritornare a Fukushima alla sicurezza necessaria a rendere minimi i rischi di contaminazione, nulla è e nulla sarà definitivamente risolto nei prossimi mesi. Dagli anziani che si sono offerti per rimettere in sicurezza la centrale alle condanne a morte firmate dai tecnici eroi, tutto a Fukushima continua a morire indisturbato. Dietro il silenzio dell'informazione si accresce tragica l'emergenza; stando agli ultimi risultati, infatti, la Tepco è stata costretta ad interrompere le operazioni per la decontaminazione dell'acqua radioattiva usata per il raffreddamento dei reattori. L'innalzamento dei liveli di radioattività sprigionati dalle acque è stato improvviso, di gran lunga superiore alle stime fatte dai tecnici competenti. Sono bastate solo poche ore a rendere insufficienti i meccanismi che permettono l'assorbimento del cesio radioattivo. Nello specifico la Tepco ha dovuto sospendere le procedure di decontaminazione e bonifica per le acque locate nel reattore numero 3. Le procedure di bonifica consistono nel trasferire l'acqua stagnante radioattiva accumulata nel basamento dell'edificio in una struttura centralizzata per lo smaltimento dei materiali contaminati. Nulla sembra servire, al momento, per limitare gli indici di radioattività delle acque. In aggiunta a ciò, è inoltre sotto l'attenzione dei media il rapporto redatto dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica dell'ONU. Tale documento ribadisce, ancora una volta, che la gravità dell'incidente è stata per larga parte aumentata da evidenti carenze non rimediate al sistema di sicurezza generale dell'impianto. Al di là di ciò che il dossier renderà pubblico, comunque, sembrano ritardarsi ancora una volta le procedure di bonifica completa dell'impianto. Le ottimistiche previsioni divulgate dalla Tepco giusto qualche giorno fa sembrano, inevitabilmente, allungarsi. Si spera sempre, comunque, che il peggio dell'emergenza sia passato. La tragedia dovuta alla contaminazione da radiazioni, purtroppo, tarderà ancora molto a consumarsi.
Fonte: http://www.repubblica.it/ambiente/2011/06/18/news/tepco_iea-17880743/