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ACQUARAGIA di Stefano Domenichini

Creato il 19 maggio 2010 da Paolo Franchini

ACQUARAGIA di Stefano DomenichiniPoi vide un triangolo scaleno che si guardava allo specchio sentendosi brutto e solo. Il Tato aveva la bocca secca. Gualcuno gli diede da bere, o comunque sentì qualcosa di umido che gli accarezzava la lingua. Riapparve il triangolo scaleno. Era abbracciato a un esagono e si sentiva felice”.

DAL 19 MAGGIO IN LIBRERIA

A volte, le cose che sembrano complicate sono in realtà semplici e una buona organizzazione permette di raggiungere risultati insperati.
(Luigi Bernardi, Amore e altre passioni)

Perché i piccioni si appoggiano sul davanzale e guardano in casa? E cosa succederebbe se, per una volta, a Pasqua, Cristo decidesse di non risorgere? E se mettessimo una zolletta di LSD nel tè del Presidente degli Stati Uniti d’America?

Divisa in tre parti, quasi a segnare altrettante tappe della crescita che vanno dall’infanzia alla maturità, la raccolta di racconti offre una serie di vicende e personaggi irresistibili: c’è un certo Orlando che, tra nevrosi e farmaci, non si è ancora rassegnato ad aver perso la sua Angelica; c’è una «biografia non autorizzata del dottor Gibaud» che mette in relazione quest’ultimo con la crisi economica; c’è una storia d’amore tra bambini, una partita a calcio organizzata da Dio, un’improbabile detective-story con un investigatore ingaggiato per tener d’occhio dei cartelli in autostrada.

Stefano Domenichini si dimostra capace di spaziare dalla descrizione sarcastica della realtà al racconto più surreale, scegliendo una scrittura pregna di umorismo, spavalda, vivace e leggera, con immagini brillanti e scatti di pura ilarità. Con questo, non rinuncia però a momenti suggestivi, episodi toccanti e passaggi nei quali è il divertimento stesso a rivelare una profondità inaspettata.

Un libro ricco di trovate, in cui gioco e piacere della narrazione raggiungono una felice sintesi: a rappresentare la voce dell’autore è infatti anche l’abilità con cui le pagine riescono a far convivere fantasia e ricordo, invenzione grottesca e verosimiglianza, all’insegna di un’ironia sempre elegante, con guizzi che ricordano da vicino l’umorismo anglosassone o quello ebraico, tra irrequietezza, nostalgia, scetticismo e gusto per l’assurdo.

Stefano Domenichini è nato a Reggio Emilia nel 1964. È avvocato, mestiere che lo ha portato a lavorare e abitare a Milano, Roma e Bologna. Dal 2004 è tornato a vivere a Reggio Emilia, dove cresce due figli. Ha iniziato a scrivere pochi anni fa. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Amore e altre passioni (Zona, 2005) e Lama e Trama 3 (Zona, 2006). Acquaragia è la sua prima raccolta.

Stefano Domenichini
ACQUARAGIA
Collana Corsari – Perdisa Pop
euro 14,00 – pagine 208
Isbn 978 88 8372 491 6



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