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Acquarello ecologico:riciclare la carta

Da Ritarossa
Riciclare la carta che abbiamo usato per un acquarello che non ci piace, non vuol dire gettarla nel cassonetto! Se vogliamo rimanere nella tecnica pura, possiamo lavorare sul retro.
Ma ammettiamo di aver usato della buona carta, potremmo volerle dare una seconda chance.

ACQUARELLO ECOLOGICO:RICICLARE LA CARTA

Acquarello su carta intelaiata e dipinta con gesso acrilico e colore acrilico giallo chiaro.
Ho lavorato in pochi minuti per presentare il post: domani, se voglio,
con un colpo di spugna cancello tutto.


Io ho imparato ad intelaiare la carta sul telaio delle tele da pittura ad olio, quando tramite Morelle e la Karpinska sono venuta in contatto di un acquarello dove l'umidità impregna talmente che nemmeno
la stiratura tradizionale permette di lavorare senza ondulazioni sgradevoli.
In più si può mantenere e controllare l'umidità anche dal retro del lavoro, che in alcuni passaggi può essere di aiuto, e la carta evapora in minore tempo quando decidiamo di fermare il ciclo dell'acqua.

ACQUARELLO ECOLOGICO:RICICLARE LA CARTA

Telaio e spillatrice, gesso acrilico, pennello di spugna.
Una carta già intelaiata, gessata e colorata con giallo acrilico, 
e sullo sfondo un dipinto ancora intelaiato.


Da questa abitudine, è stato breve il passo di intelaiare anche carta usata per lavori non riusciti e di passarci sopra il gesso acrilico o degli acrilici colorati in tinte tenui, come lavature di base.
Mentre passare il gesso acrilico sul foglio non intelaiato rimane faticoso, e mi sembra che si impasti un poco il tutto, la carta ben intelaiata, con un pennello-spugna di quelli che si usano nel decoupage, si dipinge velocissima, rimane liscia... e si può ripartire come si vuole.
Sandy Maudin ne parla nel suo blog e dice che prima della YUPO era il tipo di tecnica usata per poter rimuovere, dopo l'asciugatura, quello che non era desiderato.Tuttora Sandy, che ha avuto modo di usare i due materiali, dice di preferire la carta trattata con il gesso acrilico.
Se ripartiamo con l'acquarello, sarà l'occasione per osare tutto quello che ci viene in mente: se non va, un colpo di spugna, dopo l'asciugatura, e tutto ritorna come nuovo!
Se vogliamo usare acrilici liquidi o tecniche miste, avremo davanti un oggetto con una presenza piacevole anche da appendere così come è, oppure possiamo staccare la carta dopo averla dipinta e recuperare il telaio.
Mentre dipingere ad acquarello sulla tela gessata mi infastidisce, a causa dell'oscillazione della tela sotto il pennello, questa mobilità quando s'intelaia la carta non c'è, ed il lavoro è scorrevole e piacevole.
Alcuni lettori sapranno già tutto in proposito ed altri no, a questi dedico il post.
Ci sono artisti internazionali che sui blog raccontano di come si intelaia la carta ora, mentre certi pittori lo fanno da anni!

Doris Joa ha fatto un breve video dove spiega il metodo: lei lo fa per della carta NUOVA, montando il telaio, mentre io uso telai per pittura a olio già montati, ai quali ho tolto la tela.
La stessa tecnica ci permette  di riciclare la nostra preziosa (in euro) carta da acquarello, facendoci sentire
ecologici!

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