L’acquisto di una casa comporta un esborso notevole di denaro, per questo motivo la quasi totalità di acquirenti hanno bisogno di accendere un mutuo.
Il mutuo è un credito che ha per oggetto la concessione, da parte di banche o altri intermediari, di finanziamenti a medio e lungo termine garantiti da ipoteca su immobili, e può essere concesso per l’acquisto della prima casa o di altro immobile.
In un articolo di qualche mese fa “Acquisto casa, quindi …” abbiamo approfondito come reperire le informazioni necessarie sull’immobile e quali gli atti per arrivare ad una compravendita sicura: preliminare e compravendita. .
Ora vediamo come accendere un mutuo, quali le caratteristiche, le differenti tipologie e la situazione attuale.
In contemporanea alla scelta della casa è necessario capire quale la capacità economica per la compravendita. Qualora l’immobile non possa essere acquistato immediatamente, ad esempio con l’approvazione di un finanziamento, prima di procedere con l’acquisto è necessario stipulare il contratto preliminare.
Se si deve accedere al mutuo diversi sono gli elementi che incidono sull’erogazione dello stesso: la capacità di credito; la garanzia ipotecaria, i tempi di erogazione e la durata del mutuo.
La capacità di credito consiste nell’importo che una banca è disposta a prestare al cliente tenendo conto del profilo patrimoniale e reddituale del soggetto richiedente. L’importo rimborsabile mensilmente da parte di un cliente viene di prassi quantificato in un terzo del redditto netto mensile. Di solito le banche richiedono l’immobile stesso come garanzia tramite l’iscrizione di un’ipoteca. L’importo che viene erogato in genere risulta pari al 75% del valore del bene.
I tempi di istruttoria ossia di erogazione del prestito variano da 20 a 60 giorni dalla richiesta dato che la somma viene erogata dopo l’iscrizione dell’ipoteca e questa avviene dopo la stipula del contratto di mutuo dal notaio, quindi è buona prassi chiedere alla banca un parere preliminare sulla fattibilità dell’operazione a cui si vuol procedere naturalmente per iscritto. Questo permette di sapere in anticipo se il mutuo può essere concesso alle condizioni e necessità personali del richiedente.
La banca a fronte della concessione del mutuo chiede una remunerazione i cosiddetti interessi. Due le modalità più conosciute e di cui ogni giorno si trovano pagine di rassegna stampa, il mutuo a tasso fisso e a tasso variabile. Nel primo caso per tutta la durata del mutuo il tasso di interesse rimane uguale. Nel secondo caso varia e può essere rinegoziato ad ogni scadenza delle rate d’ammortamento.
Non ci sembra opportuno entrare più in dettaglio ma evidenziare quanto segnalato dalla stampa “Migliorano ancora, quindi, le condizioni per chi deve accendere un mutuo o “cambiare” un finanziamento esistente (surroga). Il dato emerge dalla Bussola di Crif e MutuiSupermarket relativa al secondo trimestre del 2015, secondo cui si consolida la volontà del sistema bancario di rilanciare gli impieghi in ambito residenziale” tratto da un articolo del Sole 24 Ore.
Inoltre volgendo lo sguardo più a 360° sul profilo degli acquirenti in Italia il “Gate-away.com, portale dedicato agli stranieri che cercano casa in Italia, rileva che che nei primi sei mesi di quest’anno si è registrato un aumento del 35% delle richieste rispetto allo stesso periodo del 2014.” ( possibile continuare la lettura dall’articolo tratto dal Sole 24 Ore.
Nei prossimi mesi sarà dunque fondamentale, per i potenziali acquirenti, osservare l’andamento del mercato immobiliare, da sempre vero motore di crescita sostenibile del mercato dei finanziamenti per la casa.
(questo articolo è stato scritto da Ketti Marini)