Titolo originale: Act of Valor
Regia: Mike McCoy, Scott Waugh
Cast: Roselyn Sanchez, Alex Veadov, Jason Cottle, Nestor Serrano, Gonzalo Menendez,Ailsa Marshall, Drea Castro, Alexander Asefa, Sonny Sison, Emilio Rivera
Distribuzione: M2 Pictures, USA, 2012
In un attentato nelle Filippine rimangono uccisi l’ambasciatore americano, suo figlio e un gruppo di bambini; ideatore della strage è Abu Shabal (Jason Cottle), un terrorista ceceno. Nel frattempo, nella Costa Rica, l’agente della CIA Morales (Roselyn Sanchez) viene rapita dagli uomini di un pericoloso trafficante, Mikhail Troykovich (Alex Veadov) soprannominato Christo; una squadra delle forze speciali Navy SEAL viene incaricata di liberarla.
Le United States Navy SEa, Air and Land forces (SEAL), sono le forze speciali d’élite della U.S. Navy, impiegate dal governo americano in conflitti e guerre non convenzionali, difesa interna, azione diretta, azioni anti-terrorismo ed in missioni speciali di ricognizione, in ambienti operativi prevalentemente marittimi e costieri.Questa pellicola, diretta da due ex stuntmen, e scritta dallo sceneggiatore di 300, Kurt Johnstad, e’ dedicata a loro, e vede come protagonisti dei veri Navy Seal, scelta decisamente originale.
La pellicola e’ a meta’ strada tra l‘action movie e il documentario di guerra con una strizzatina d’occhio a Call of Duty. Il patriottismo e l’eroismo USA la fanno da padroni, e il film e’ un concentrato di azioni militari, scontri, inseguimenti, senza dimenticare l’importanza della famiglia e della brotherhood che caratterizza la task force e i suoi membri, pronti a sacrificare la vita gli uni per gli altri. Decisamente un film di livello piu’ elevato rispetto agli altri dello stesso genere, anche se ovviamente la qualita’ attoriale lascia a desiderare ma per ovvie ragioni. Inoltre la trama troppo esile e prevedibile non aiuta di certo.
Capisco e immagino l’impatto emotivo che un film del genere possa aver avuto sull’audience a stelle e strisce, soprattutto quando si fa riferimento al rischio di attentati kamikaze tanto violenti e sanguinari che l’11 settembre sembrera’ ” a walk in the park” (cit), il che spiega gli incassi record della pellicola ( costata “solo” 15 milioni di dollari). Inoltre il tutto e’ condito da dialoghi e frasi decisamente forti emotivamente, come ad esempio, la bellissima citazione della poesia di Tecumseh, capo della tribu’ indiana Shawnee: (la riporto in inglese)
“So live your life that the fear of death can never enter your heart. Trouble no one about their religion; respect others in their view and demand that they respect yours. Love your life, perfect your life, beautify all things in your life. Seek to make your life long and its purpose in the service of your people.
Prepare a noble death song for the day when you go over the great divide. Always give a word or a sign of salute when meeting or passing a friend, even a stranger, when in a lonely place. Show respect to all people and bow to none. When you arise in the morning, give thanks for the food and for the joy of living. If you see no reason for giving thanks, the fault lies only in yourself. Abuse no one and nothing, for abuse turns the wise ones to fools and robs the spirit of its vision.
When it comes your time to die, be not like those whose hearts are filled with fear of death, so that when their time comes they weep and pray for a little more time to live their lives over again in a different way. Sing your death song and die like a hero going home.”
In definitiva un buon film, anche se a mio parere il miglior film del genere e’ e resta Tropa de Elite. In piu’ una piccola riflessione personale: quanto si e’ voluto giocare con i sentimenti americani in nome degli incassi? Al pubblico l’ardua sentenza…
Conclusione: Consigliato.
Voto: 7