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Acteen – Piacersi a pelle con BioNike

Creato il 14 novembre 2014 da Kenderasia @Kenderasia

Acteen – Piacersi a pelle con BioNike

Oggi voglio parlarvi di una tematica che mi sta personalmente molto a cuore. Parliamo di problemi di pelle – di acne, per la precisione -, di autostima e di auto-accettazione. L’acne è un problema che mi riguarda da vicino, è una vera e propria malattia – seppur non grave – e in tal modo va considerata e  affrontata. Nel mio caso si tratta ormai di acne tardiva (vale a dire che persiste in età adulta) ed è causata da problemi ormonali che sto curando e tenendo a bada sotto un attento controllo medico, sebbene ogni tanto faccia ancora capolino in particolari condizioni. Diciamo che la mia pelle da acneica si è trasformata in a tendenza acneica.

 

Acteen - Piacersi a pelle con BioNike

Acteen – Piacersi a pelle con BioNike

 

Acteen - Piacersi a pelle con BioNike

Acteen – Piacersi a pelle con BioNike

 

La scorsa settimana ho assistito alla conferenza stampa orgnanizzata da BioNike per presentare una bellissima campagna che prenderà avvio da gennaio 2015. L’iniziativa si chiama Acteen – piacersi a pelle. Questo progetto – a cui hanno aderito 700 licei italiani – si occupa di una problematica molto importante per quanto riguarda il delicato periodo dell’adolescenza, vale a dire l’acne. Parlare di acne nel modo corretto pone il problema della necessità di informazione e cultura. Forse non tutti sanno che l’acne è ufficialmente riconosciuta come patologia cronica infiammatoria. Fino ai 26 anni è considerata acne giovanile, oltre viene invece definita acne tardiva. Pensate che ben l’80% delle ragazze viene colpita da acne e la percentuale arriva al 90% per quanto riguarda i ragazzi! Si tratta dunque, di una problematica davvero molto comune ed è quindi necessario parlarne, informarsi e affrontarla nel modo corretto.

La dottoressa Corinna Rigoni ci ha spiegato che l’acne si presenta sotto diversi aspetti clinici: si può avere un’acne comedogenica, lieve, moderata oppure grave. La cosa importante da fare è rivolgersi agli specialisti e fare attenzione ai falsi miti che circolano in merito. Esistono prodotti specifici che aiutano nel trattamento dell’acne, l’importante è non lavarsi più di due volte al giorno e fare attenzione a ricostruire il film idrolipidico.

La psicologa Chiara Lupo ha evidenziato la correlazione tra acne e psiche. Naturalmente il problema dell’acne è strettamente legato a quello dell’autostima e dell’auto-accettazione, soprattutto nel periodo così particolare dell’adoloscenza in cui è in atto il processo di costruzione dell’identità. Siamo immersi in una società dell’immagine. Essere perfetti formalmente può diventare un’ossessione angosciante e schiacciante. L’adolescente cambia da due punti di vista: corpo e psiche. Tutto ciò può creare ansia e disagio. L’acne che arriva in questo momento può essere percepita come un ‘colpo basso’ e alcuni ragazzi possono soffrire molto per questo problema. La pelle simbolicamente è l’involucro che separa interno ed esterno, ci mette in contatto con l’esterno. L’acne può causare in questo senso un sentimento di vergogna che può arrivare fino a comportamenti di isolamento sociale con a volte la conseguenza molto grave del ritiro sociale. Più ci si ritira e più si perdono le capacità sociali. Bisogna lavorare sullo svincolare il problema dell’acne dal problema dell’autostima e lavorare su questo ultimo aspetto, con anche interventi sulla famiglia e sul contesto. L’importante è invitare a non considerare la questione come un tabù.

La campagna Acteen promossa da Bionike ha come obiettivo fondamentale quello di lavorare sull’autostima. Si è scelto di farlo attraverso l’arte, con i mezzi del ritratto e dell’auto-ritratto grazie alla crezione della app Selfie d’autore. I social network, e in particolar modo Instagram, possono essere luoghi molto insidiosi per quanto riguarda il body shaming. Attraverso l’arte è invece possibile iniziare un percorso di auto-accettazione della propria persona, mostrando al mondo che ognuno di noi è un’opera d’arte. La app – per il momento ancora in versione beta – utilizza una serie di filtri artistici che si ispirano proprio alle più importanti correnti della storia dell’arte. Attraverso la creatività si può trasformare la propria immagine e questa è una forma di espressione del sé.

 

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