Massimo e Milena, fratello e sorella, sono i protagonisti di questa vicenda: su di loro una madre chiusa in un silenzio ossessivo dopo la morte violenta del marito, e un unico amore, Andrea, oggetto del contendere violento tra di loro. Lo sfondo è una vecchia casa destinata all’abbattimento, ai margini di un quartiere trasformato in discarica abusiva a cielo aperto.
La maternità negata di Milena, ritenuta incapace di intendere e volere da suo fratello e l’amore negato da sua madre per Massimo, da lei rifiutato perché omosessuale. Basta una scintilla, un ambiguo homeless vagamente somigliante ad Andrea, per scatenare una miscela irrefrenabile di tragedie.
Acting out (letteralmente “buttare fuori”) è un termine con cui la psicanalisi definisce azioni spesso impulsive che, improvvisamente, travolgono l’abituale vissuto di un soggetto. Un meccanismo di protezione dall’angoscia che scarica con l’azione la tensione conflittuale: negazione, dunque, del pensiero tramite l’azione. Una sindrome apparentemente circoscritta che trova la sua rappresentazione più frequente tra le tranquille mura domestiche.
Arnolfo Petri è impegnato in questa messa in scena nella triplice veste di autore, attore e regista. In scena, oltre allo stesso Petri, ne saranno interpreti Diego Sommaripa, Anita Laudando e Lucia Stefanelli Cervelli.
L’allestimento, presentato da Accademia Teatrale Il Primo e Compagnia Arnolfo Petri, si avvale delle scene di Armando Alovisi, le musiche originali di Marco Mussomeli, i costumi di Roberta Mattera.
In replica fino a domenica 29 aprile
Orario spettacoli: ore 21.00 (domenica ore 18.00)
Per info e prenotazioni al numero 081 29 66 40 | teatroelicantropo@iol.it