La carezza del destino di Elisa S. Amore VS Il diario di Isabel di Isabel C. Alley(cliccando sui titoli potrete accedere ai giveaway)Votate votate votate!!(Considererò validi solo i commenti lasciati con un account google)Estratto #3: La carezza del destino di Elisa S. Amore
E' forse l'altra faccia del dolore, selvaggia e ardente come il fuoco? è forse questo l'amore di cui tutti parlano? sarei in grado di riconoscerlo, se colpisse anche me con le sue frecce affilate? non l'ho mai provato sulla pelle per averne la certezza. Mai nella mia vita da mortale, men che meno nell'esistenza vuota di cui sono prigioniero da centinaia di anni. Può l'amore colpirti all'improvviso e travolgerti come un treno in piena corsa, incapace di fermarsi? Può questo sentimento essere così devastante e bruciare come la lava, annebbiare i tuoi pensieri, senza lasciarti alcuna possibilità di scelta? come un ladro, avido e silenzioso, si porta via il tuo cuore e ogni parte di te, mentre tu resti immobile a osservare, inerme spettatore di te stesso. Senza alcuna via di fuga.Un'onda di pura emozione mi travolse e mi fu tutto più chiaro. Quel battito che percepivo era lei che stava nascendo nell'angolo più profondo del mio cuore, come un fiore che si fa strada tra il ghiaccio.
I dubbi si dissolsero come nebbia, mentre mi rendevo conto che l'amavo.
Amavo quella dolce creatura. E l'avrei amata per sempreEstratto #4: Il diario di Isabel di Isabel C. AlleyLe scale conducevano a un corridoio, molto più tranquillo e silenzioso della sala principale. Lungo le pareti erano sparse porte corredate da numeri appesi accanto a loro. Non si sentiva un solo rumore provenire dalle stanze, ma potevo perfettamente capire cosa vi si trovasse all'interno.Riccardo ci ha preceduti in un'ampia camera, con le pareti ricoperte di carta da parati ocra e la moquette acquamarina sul pavimento. Al centro si trovava il letto matrimoniale, mentre sulla sinistra c'era un uscio semiaperto che conduceva al bagno.«E adesso?» ha chiesto il nostro nemico piazzandosi davanti a me, le spalle rivolte al letto.«E adesso ci divertiamo» ho risposto con voce bassa e suadente e un sorriso che prometteva follie per l'intera notte. Sì, promettevo davvero follie, ma non ero sicura che lui avrebbe apprezzato.Ondeggiando sui tacchi, mi sono avvicinata al vampiro, percependo la presenza di Stephan leggermente scostato alla mia sinistra, e ho appoggiato le mani sul petto di Riccardo, spingendolo lievemente verso il letto. Lui non ha fatto resistenza, ma si è mosso con me, ricadendo supino sopra le morbide coperte rosse.Mi sono messa a cavalcioni sulla mia vittima, lasciando che la gonna mi si alzasse attorno ai fianchi e appoggiandomi sopra il suo bacino. Non provavo vergogna per quello che stavo facendo: era il mio lavoro, e non vedevo l'ora di portarlo a termine, lo ammetto, per dedicarmi ad altro.«Il tuo amico non partecipa?».«Ci raggiungerà dopo. Lascia che si goda lo spettacolo» ho detto, mentre con la mano sinistra gli accarezzavo il ventre, appena sopra il bordo dei jeans.«Beh, buon per me». Riccardo ha rilassato le spalle, scuotendo la testa. «Mi raccomando, bella, deliziami».Le sue parole mi hanno fatto esplodere in una risata. Era troppo divertente il fatto che lui si aspettasse chissà quale ardore, mentre io sapevo che mi sarei trasformata in una spietata macchina di morte. «Ci puoi scommettere. Sarà la migliore serata della tua vita». Ho fatto scivolare la mano destra sul suo viso. «Adesso chiudi gli occhi, tesoro. Renderà il tutto più eccitante».Dandomi totale fiducia, Riccardo ha obbedito, lasciandosi andare alle mie carezze che stavano scendendo sempre più verso il basso. È incredibile quanto siano stupidi i vampiri, se si sa come intortarli per bene.Ho cominciato a premere le dita sul rigonfiamento dei suoi jeans, muovendomi contro di lui per migliorare l'enfasi delle sensazioni, ma nel frattempo ho estratto il paletto dallo stivale destro con la mano libera. Lui, ovviamente preso da altro, non si è accorto di niente. È stato fin troppo facile. Non ha nemmeno sussultato quando l'ho colpito al petto, facendo affondare il legno benedetto al centro della cassa toracica. Si è sgretolato sotto le mie dita, sotto le mie gambe, spargendo quello che restava di lui su tutta la coperta.Vedendo sparire il pericolo, mi sono improvvisamente rilassata e ho abbassato la testa in avanti, lasciando il braccio inerte al mio fianco, il paletto ancora stretto in pugno. Ho respirato a fondo, poi ho sollevato la testa, spargendomi i capelli sulle spalle al movimento improvviso, e mi sono voltata a guardare Stephan accanto al letto alla mia sinistra.«Complimenti, non potevi fare di meglio». Sorrideva soddisfatto, le mani appoggiate sui fianchi foderati dai pantaloni di pelle.«Rapida e letale»
***Ecco qui i due estratti: leggeteli attentamente e votate il vostro preferito. Sabato 16 appuntamento con la seconda sfida.[Per leggere l'elenco dei romanzi coinvolti nella sfida e accedere ai giveaway cliccate qui]
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