Dopo 25 anni, dalla prima Giornata di preghiera voluta da Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha convocato ad Assisi rappresentanti delle varie religioni per una giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. Sono stati invitati anche tutti coloro che, pur non riconoscendosi in un cammino religioso, sono sinceramente impegnati nella ricerca della verità, nella promozione del vero bene dell'umanità e nella costruzione della pace. "Pellegrini della verità, pellegrini della pace" è il titolo dato a questa Giornata. Dice il papa che "Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio".
Nella città di Francesco, umile e povero, apostolo della fratellanza universale, i cercatori della verità e della giustizia, uomini e donne di buona volontà, si ritroveranno insieme come pellegrini per testimoniare che la pace è una fatica comune, che richiede capacità di dialogo, rispetto per l'altro, chiarezza delle proprie ragioni e umiltà. I cristiani non devono mai cedere alla tentazione di diventare lupi tra i lupi; non è con la forza - sottolinea Benedetto XVI - che il regno di pace di Cristo si estende, ma con il dono di sé, con l'amore portato all'estremo, anche verso i nemici.