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Ad Hong Kong, 'IT figures - il recupero del senso classico nell'arte contemporanea' a cura di Carolina Lio

Creato il 08 settembre 2012 da Roberto Milani

Più volte mi sono soffermato a sottolineare le doti dell'ottima Carlina Lio che intelligentemente, ha esportato il suo sapere all'estero: prima a Berlino ed ora ad Hong Kong, difendendo e proponendo la giovane arte italiana di qualità.
Ad Hong Kong, 'IT figures - il recupero del senso classico nell'arte contemporanea' a cura di Carolina Lio IT figures
il recupero del senso classico nell'arte contemporanea
FRANCO ANZELMO
GIUSEPPE BIGUZZI
SILVIO PORZIONATO
a cura di Carolina Lio
dal 06 Ottobre al 06 Novembre 2012
opening: sabato 06 Ottobre ore 17.00
catalogo presente in galleria con testi del curatore
edizioni Red Elation, Hong Kong
orari di apertura:
dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 18.00
Ingresso libero.
COMUNICATO STAMPA
Red Elation Gallery di Hong Kong è lieta di annunciare il progetto IT figures che mette a confronto tre nomi dell'arte contemporanea italiana sul tema del recupero della raffigurazione classica all'interno delle più attuali ricerche dell'arte. La mostra, che inaugurerà sabato 6 Ottobre alle ore 17.00 presenta una selezione di opere recenti di Franco Anzelmo, Giuseppe Biguzzi e Silvio Porzionato, scelti per la loro capacità di coniugare tematiche sociali e individuali dell'uomo contemporaneo alla tradizione estetica e figurativa italiana. Il percorso espositivo, costituito da sculture di Anzelmo e da dipinti di Biguzzi e Porzionato, sintetizza una delle esigenze più pressanti del sistema dell'arte: il ripristino di un contatto tra l'arte di oggi e la sua storia.
Scrive il curatore della mostra, Carolina Lio, in catalogo: “L'arte contemporanea degli ultimi decenni ha rincorso la sperimentazione. L'accelerazione di questo sistema, come anche di tutti gli altri schemi sociali ed economici della nostra epoca, ha fatto tramutare la necessaria azione intellettuale delle avanguardie in una rincorsa senza controllo alla novità e alla provocazione. A soffrirne sono stati i legami di continuità con la storia dell'arte, spesso deliberatamente spezzati in una sorta di rifiuto che molti artisti contemporanei hanno perpetuato a lungo contro una concezione anche estetica dell'arte. Ma le nuove crisi planetarie, prima tra tutte quella economica, ci hanno messo davanti alla necessità di una selezione di contenuti e della loro ridefinizione. Da dove partire e che punti di riferimenti darsi se non quelli della storia dell'arte? E' emerso chiaramente quanto sia importante poter ricollegare il contemporaneo al suo passato in un percorso di senso che si evolve ma non si rinnega”.
E' così che nei grandi musei, nelle grandi gallerie e quindi nelle grandi fiere, la pittura e la scultura concepite in senso classico, dopo essere state considerate obsolete per anni, hanno rifatto gradualmente la loro comparsa confermando l'esigenza di un collegamento colto con la storia e della tracciabilità di un percorso estetico all'interno delle esperienze dell'arte. Allo stesso tempo, perché l'opera d'arte abbia un senso, questa deve essere inserita in contesto contemporaneo che, nella nostra epoca affacciata su una visione critica di se stessa, spesso si traduce in una mancanza di contesto, un azzeramento che richiede una reinvenzione.
Non è un caso che sia i dipinti di Giuseppe Biguzzi che quelli di Silvio Porzionato siano ritratti decontestualizzati e su sfondo rispettivamente neutro e minimo, in cui l'essere umano è da solo al banco di prova di un nuovo rapporto con se stesso. Nel caso di Biguzzi ci troviamo di fronte a giovani donne inquiete e disilluse, che si estraniano negando lo sguardo e chiudendosi in un'attesa indefinita e melanconica. Mentre i soggetti di Porzionato mostrano una sfrontatezza in contrasto con la loro solitudine e la loro disarmata nudità, dando l'idea di personaggi alle prese con un intimo esercizio di forza. Entrambi gli artisti cercano di aprire i propri soggetti a uno sguardo nuovo sul mondo e su se stessi. Proprio come è, invece, già accaduto nelle sculture di Franco Anzelmo, dove degli uomini nuovi, Adamo di una seconda generazione persa nel tempo, riscoprono  un'esistenza pura e sgombra, archetipo dell'innocenza, ripulita e libera, dove muoversi con leggerezza arrivando a sfidare la gravità e ogni altra legge pesante del mondo.
La mostra sarà visitabile in galleria fino al 06 Novembre 2012, dal martedì al sabato dalle 12.00 alle 18.00. Catalogo disponibile in galleria con testi del curatore.
RED ELATION GALLERY
G/F, 5-6 Lung On Street
Wanchai, Hong Kong
tel. +852 2893 7837
email: [email protected]
website: http://redelation.com

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