Purtroppo il tempo non mi concede sempre di fare ciò che vorrei, mi limito pertanto a suggerire di comprare questo libro e di regalarlo alle scuole, alle biblioteche, alle persone amiche perchè lo diffondano.
Antonetta Carrabs, poetessa di grande sensibilità e attenzione verso i bisogni dell’infanzia, ha fatto proprio il concetto che la poesia può diventare una componente della terapia, e, ispirandosi all’esperienza di Cardenal, sacerdote-artista-poeta nicaraguense che come Ministro della Cultura promuoveva la poesia per tutti, ha indossato il camice della poesia ed è entrata nell’Ospedale San Gerardo di Monza, nelle camere dove erano degenti bambini e bambine che stavano combattendo la loro dura battaglia per la vita. E’ entrata in punta di piedi, quasi scusandosi di poter essere di disturbo, e ha portato un soffio di aria fresca, di serenità, di bellezza. Ha offerto alcuni versi di grandi poeti.
In breve l’appuntamento con la “poetessa” è diventato un momento gradito, atteso, richiesto.
Hanno cominciato così i ragazzi a scrivere poesie in ospedale, con il laboratorio "La musica delle parole".
Il Prof Masera, responsabile della clinica pediatrica dell’Iniversità Milano-Bicocca, sostiene che i bambini malati di leucemia sviluppino una grande creatività e facilità di espressione e che la poesia sia un bisogno primario in grado di assumere valore terapeutico.
Hanno ascoltato le voci dei poeti accompagnate da immagini d’arte e brani di letteratura.
Poi hanno scritto.“E’ arrivata come un soffio tiepido” scrive Alessandra, riferendosi alla Poesia.
E’ una bellissima raccolta che riunisce le voci dei ragazzi a quelle dei poeti. Ecco la voce di Vivian Lamarque:
Fioriremo fioriremo
un bel giorno fioriremo tutti
tutte. Io spero una bella mattina
di svegliarmi
Pratolina.
Grazia Gotti