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Adaptation

Da Matteobortolotti @bortolotti

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MINORITY REPORT

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C’è stato un uomo che ha detto: “Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”. Parole sante, non c’è che dire. Parole che ci portano alla soglia del Tempo. Sulla lama di quel sottile confine tra l’Oggi e il Domani che si chiama Uomo. Tra quello che è, e quello che sarà. I più noiosi tra i miei simili vi parlerebbero di determinismo, di fatalismo, di libero arbitrio. Io sono un gabber della filosofia, quindi preferisco parlarvi di bulbi oculari che rotolano via… come in una scenetta di un film splatter della TROMA. Ma prima un po’ di ragionamento sensoriale. Avete mai… ehm, “ascoltato” il futuro? No, vero? Gran parte della gente vorrebbe “vedere” il futuro, ha una “visione” da inseguire, vuole “fare luce” sul suo domani incerto… C’è Tom Cruise, nella mia testa, ora… è una scena di Minority Report, una sequenza in cui il nostro scientologista preferito perde a un certo punto i bulbi oculari. E’ un’indicazione precisa, non un caso. Niente è un caso in un film, soprattutto in un film che parla del fatto che forse niente è un caso. Capito? Philip K. Dick è uno degli scrittori più allucinati che potrete leggere dopo H.P. Lovecraft e Alan D. Altieri. Dai lavori di K. Dick sono stati fatti moltissimi adattamenti cinematografici, e anche questo non è un caso. Mi basti ricordare Blade runner. La concezione che Phil aveva del futuro, la sua “vista” oltre la soglia, era puntata contro le ombre del progresso, ben dentro le zone grigie della modernità. Perché l’uomo è uomo, e secondo Dick mantiene la sua percentuale di corruttibilità e di (sana) imperfezione anche nel più tecnologico futuro, come una costante in una formula matematica. L’uomo rimane sempre un “k” corrotto, dice “k” Dick… anche se viaggia su navi spaziali e riesce a prevedere i crimini come nel racconto breve che in Italia s’intitola Rapporto di minoranza. Come nel film di Spielberg, desaturato, pulito, un po’ abbottonato per essere tratto dal lavoro del capostipite del cyberpunk. Una profezia auto-avverata? Valuterete quale film ri-noleggiare, o quale libro comprare dopo aver letto questa rubrichetta… Chissà se dipenderà da voi, o da quello che ho scritto. Buone ciberStorie.


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