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Addio

Creato il 31 dicembre 2013 da Patrizia Poli @tartina

Tornare a casa e non trovare più il tuo spazio, i tuoi contorni, le tue misure, le tue crepe conosciute, i tuoi limiti. Sentire che quelle non sono le tue scale, quello non è il tuo pianerottolo, quella non è la tua porta. Sentire che quella non è casa e non lo sarà mai, che la odi e che ti odia, che non hai più casa da nessuna parte, che non hai più un angolo tuo, mentre là tutto parlava di te, respirava te, era te. Aspettare solo di morire perché finisca presto.

Mi distendo in questa camera con troppe finestre, dove tutto sembra ridimensionato e il mio letto non è più il mio letto, il mio armadio non è più il mio armadio, si è come rimpicciolito per adattarsi all'ambiente stretto, alla luce crepuscolare. Chiudo gli occhi e immagino di essere nella mia stanza, immagino l'orlo rosato dei tetti al tramonto, le gru del porto come trampolieri neri nell'aria fredda, lo scampanio di Pasqua, la sirena del cantiere al mattino, le strida selvagge dei gabbiani a giugno. Immagino il ciottolio, le voci, lo sbattere dei panni al vento che non fa paura. Immagino i muri dei palazzi, sempre umidi di qualche tubo che perde da qualche parte, e la muffa sotto il davanzale. Immagino il mio terrazzino pieno di sole, quello dove i panni asciugano subito, e l'altro, quello sulla strada, dove ora una mano estranea ha abbassato la tapparella come io non facevo mai, neanche di notte, neanche quando partivo.

Chissà se la casa lo sente che non ci sono più. Chissà se le anime di tutti quelli che ci sono morti dentro ora si agitano, frusciano, protestano. Chissà se accolgono o se respingono. Chissà se a quella gente piacerà la mattonella nel muro del corridoio con i tre gatti di guardia. Perché quella è sempre stata una casa di gatti, generazioni su generazioni, lì da prima ancora che io nascessi, a vegliarla, a proteggerla, ad impregnarla di odori acuti.

Addio casa, casa mia, unica e sola.

Scritto martedì, 31 dicembre 2013 alle 15:51 nella categoria Senza categoria. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.


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