Bigas Luna (Wikipedia)
E’ morto ieri, sabato 6 aprile, in Spagna, a La Riera de Gaià, il regista e sceneggiatore Juan José Bigas Luna, all’età di 67 anni, autore di film spesso controversi e provocatori caratterizzati da un forte, ed insistito, melange tra senso del surreale, erotismo e toni grotteschi, non disgiunto da una certa morbosità. Prima di dedicarsi totalmente al mondo della settima arte, Luna aveva concentrato le sue attenzioni su design ed arredamento, unendo comunque al riguardo i due opposti interessi, filmando nel ’71 un cortometraggio in super 8, El llit. La taula, il primo di una serie dedicata alle sue opere esposte nella sala Vinçon di Barcellona nel 1973 (Taulas e Cadires, ’74).Seguono titoli come il sarcastico Uova d’oro, ’93, la Teta y la luna, ’94, libero in certo qual modo dal consueto pessimismo, sino ad arrivare all’insulso Bambola,’96, con Valeria Marini, che attirò una serie di critiche non certo lusinghiere, tanto che il regista spagnolo restò per qualche tempo lontano dal grande schermo, tornando a dirigere tre anni più tardi l’interessante L’immagine del desiderio, cui seguirono Volavérunt, ’99 e Son de mar, sceneggiato insieme a Rafael Azcona, collaboratore di Marco Ferreri, penultimo lavoro considerando che Mecanoscrito del segundo origen, film a cui Luna stavo lavorando, sarà portato a termine e dedicato a suo nipote.