ADDIO a VIENIVIACONME

Creato il 30 novembre 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Un grazie e un addio a VVCM anche se  sinceramente, vorrei scrivere un bel “à bietot” perché in quattro settimane abbiamo riscoperto la Rai e la sua missione di servizio pubblico. Un fil rouge, quello della Rai, che ha attraversato la  puntata e ne ha segnato la conclusione perché “la Rai è un pezzo importante di questo Paese” ma anche perché a noi spettatori “La tv che ci piace è quella che quando la spegni ti lascia il cuore un po’ più contento” e  “La tv che ci piace è quella che ci pone in grado di rappresentare una finestra sul mondo, e non il mondo visto dalla finestra”.

Tirando le somme di  questo viaggio elettronico posso affermare che è stato una conferma, il pubblico non è solo quello che guarda la “Tv spazzatura”, dobbiamo smettere di credere che lo slogan  più adatto alla Tv sia:  “Spegnete la televisione e accendete il cervello”, perché tutto dipende dal singolo individuo. Chi guarda programmi di basso livello di certo non impiega il suo tempo leggendo saggi e di certo non sostituisce la televisione con appuntamenti ed eventi culturali,  non scrive poesie e non si preoccupa  della propria formazione culturale. Forse, grazie allo zapping televisivo e alla casualità, quel pubblico può  imbattersi in un programma ben costruito e istruttivo e soffermarsi, anche per breve tempo, incuriosito a guardarlo e magari a riflettere quindi, potrebbe avere l’opportunità di ampliare la propria visone.  Non scordiamoci inoltre, che questo programma ha fatto registrare ascolti record il che conferma che esiste una parte abbondante dell’Italia che vuole conoscere e sapere, che vuole una Tv che alimenta il libero pensiero, che ama un programma che scuote la coscienza civile  al ritmo di elenchi che riscattano le piccole miserie della gente comune ma, che  agitano il sonno della classe dirigente.

Ed è per questo motivo che aggiungo il mio elenco personale dei perché vorrei che questa trasmissione avesse un seguito:

  • perché siamo arrivati all’undicesima edizione del Grande Fratello e forse è giunta l’ora di guardare anche altro
  • perché non voglio dimenticare le emozioni provate durante le quattro puntate
  • perché è una trasmissione coraggiosa e dimostra che ci sono persone che amano l’Italia e combattono a modo loro  per migliorarla
  • perché mi sono stancata di sentire dire che la Tv è  sempre e solo “cattiva maestra”
  • perché le parole sono potenti
  • perché è un  programma per poter capire e che vuole spiegare
  • perché dimostra che la Tv può e deve essere democratica
  • perché scelgo di ragionare e voglio una Tv che sia un punto di vista
  • perché non voglio dimenticare i meccanismi della macchina del potere
  • perché mi sono stancata delle discussioni aggressive dei politici che impongono con la violenza verbale il loro pensiero
  • perché la Tv è un medium che trasmette informazioni  con modi espliciti e potenti, ed è un luogo profondamente connesso al nostro modo di vivere il presente.
  • perché  ho trovato bello condividere con tanti italiani il piacere di stare davanti alla Tv
  • perché dimostra che la Tv  è uno spazio sociale nel quale noi partecipiamo.

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