Qualche mese fa ad esempio finì nella bufera lo stesso account ufficiale della serie «The Walking Dead» (in onda anche in Italia) che pubblicò sulla sua pagina Facebook l'addio a uno dei personaggi principali dopo la messa in onda dell'episodio sulla costa Est degli Usa e prima (a causa del fuso orario) del palinsesto della costa Ovest.
Il filtro proposto dal brevetto di Google - che non è detto però arrivi con un prodotto ai consumatori - sarebbe in grado di identificare gli spoiler inerenti a serie e programmi televisive, libri e film e quindi rimuoverli dal flusso di post e cinguettii fino a quando non si è in pari con le puntate in onda, oppure non si arriva alla fine di un volume. Il sistema non è un filtro grossolano ma un meccanismo che terrà conto, nel caso delle serie tv ad esempio, degli episodi che l'utente ha guardato. Se un contenuto verrà ritenuto spoiler apparirà come censurato, ma l'utente avrà comunque facoltà con un click di vederne il contenuto. Non potrà dire però di non essere stato avvisato.