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Addio al corsivo?

Da Rossellagrenci
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ADDIO AL CORSIVO?

Una notizia che può creare reazioni opposte: l’abolizione del corsivo.

Al convegno di Milano della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) l’opinione del dottore Italo Farnetani è che lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Farnetani, noto specialista e autore di testi storici della pediatria, appartiene anche all’Accademia della Crusca.

«Anche nel 900 abbiamo assistito a un cambiamento, l’abolizione dell’esame di calligrafia. Adesso passiamo allo stampatello. E’ più facile per i bambini, perdono meno tempo e la rinuncia al corsivo non tarpa certo fantasia né è un ostacolo allo sviluppo della personalità. Per uno scolaro di oggi scrivere in corsivo è come per un adulto esprimersi in cirillico».

«Aiutami a crescere» è il titolo di uno degli argomenti del convegno, e quello che si chiedono i pediatri presenti è se le metodiche di apprendimento sono in linea con i tempi.

In un mio precedente articolo avevo riportato uno studio in cui si dimostrava che la calligrafia facesse bene al cervello dei bambini. Il pedagogista Frabboni ed altri pedagogisti, a tal proposito, suggerivano l’importanza di esercitarsi con la penna, oltre che con la tastiera di un PC perchè le due attività coinvolgono aree diverse del cervello, tutte importanti.

Lo stesso Frabboni ora si esprime favorevolmente ad un cambiamento: «Ben venga tutto ciò che viene introdotto per favorire la scrittura. I giovani oggi scrivono poco o niente. Usano un linguaggio eta beta, smozzicato, pieno di simboli. Le maiuscole forse aiuteranno a non demolire le parole».

Pensando ai bambini disgrafici questa è una buona notizia, non si sentiranno più “diversi” dagli altri, non dovranno fare più sforzi immani per scrivere…

E voi, che ne pensate?


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