Addio al graphic designer dei Pink Floyd

Creato il 19 aprile 2013 da Se4 @londonse4

Un fascio arcobaleno che si sprigiona da un prisma trasparente, un uomo la cui giacca è in fiamme, un maiale in volo su Battersea Power Station, 765 letti di ferro trascinati su una spiaggia… Queste sono solo alcune delle immagini iconiche e davvero particolari, create da Storm Thorgerson in 40 anni di lavoro. Amico di infanzia dei membri fondatori dei Pink Floyd e graphic designer del gruppo, Thorgerson è morto oggi, dopo una grave malattia. Nato nel 1944, a Potters Bar, nell’Hertfordshire, Thorgerson aveva studiato Inglese e Filosofia presso l’Università di Leicester, e, poi, Cinema & TV al Royal College of Art. Thorgerson ha contribuito moltissimo alla cultura pop musicale grazie alle sue copertine, progettate per una vasta gamma di artisti, non solo i già menzionati Pink Floyd, ma anche gli Hipgnosis, alla fine degli anni ’60, i Genesis e i Led Zeppelin, e band più recenti, come The Mars Volta, Muse e Audioslave. Nel 2011, Roddy Bogaawa aveva girato un documentario sulla vita e le copertine degli album di Storm Thorgerson. Taken by  Storm - The Art of Storm Thorgerson and Hipgnosis (95 min) documenta con efficacia il processo artistico idiosincratico di Thorgerson, sottolineando come l’artista abbia sempre trasceso i vincoli del marketing commerciale, per seguire la sua visione. Grazie ad interviste con Aubrey Powell, David Gilmour e Nick Mason dei Pink Floyd, Robert Plant, Peter Gabriel, Dominic Howard dei Muse, e artisti come Sir Peter Blake e Damien Hirst, il film dimostra come Thorgerson ci abbia lasciato una potente eredità visiva, che, non solo ha segnato le vite di tanti adolescenti, tra poster e copertine di album in vinile, nei decenni scorsi, ma ancora si riflette con veemenza in tutta la cultura contemporanea.
Ricordando l’amico scomparso, David Gilmour, chitarrista e cantante dei Pink Floyd, ha affermato: “E ‘stata una forza costante nella mia vita, sia nel lavoro che nel privato… Le opere che ha creato per i Pink Floyd, dal 1968 ad oggi, sono state una parte inscindibile del nostro lavoro. Mi mancherà.”


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