Quanti sono i dubbi e le domande che sempre più sorgono in merito alla televisione e di quelli che saranno i suoi prossimi cambiamenti. E visto che il futuro da sempre mantiene la sua peculiarità di “previsione” e non certezza assoluta, vediamo insieme quali prospettive si ipotizzano per l’ambiente televisivo.
L’argomento è importante e delicato in quanto tocca la quotidianità della maggior parte delle persone ed il loro primario mezzo d’intrattenimento: la televisione, che rimane il medium per eccellenza, ovvero l’oggetto che collega i presenti con gli assenti, i quali comunicano a distanza come puri spiriti.
La Tv è nata come “supermedium”, la sua velocità nel veicolare l’informazione l’ha resa superiore al giornale, la sua capacità di trasmettere immagini l’ha resa superiore alla radio e ai dischi e la sua domesticità l’ha resa superiore al cinema. La televisione ha raggiunto il suo stadio di medium trasformista: è l’ibrido per eccellenza della comunicazione di massa.
Una rivoluzione tecnologica talmente importante non può limitarsi ad una novità.
Infatti la prima – prevista entro pochi anni – è la televisione tridimensionale (ne sono già stati prodotti dei prototipi che però, al momento, costano un’enormità). Quella che porterà nelle nostre case i nuovi cartoni animati come Up e i nuovi film d’azione in 3D, facendoci immergere sempre più nelle storie, circondati da animali e nemici di varie dimensioni e caratteri. Oppure – senza neppure dover inforcare gli appositi occhialini che si usano nei cinema 3D – potremo goderci a bordo campo le partite di basket e di calcio, arrivando persino a sfiorare i giocatori.
E infine si svilupperà ulteriormente quel concetto di interattività che sempre più si impone nella comunicazione televisiva odierna, offrendo al popolo televisivo una varietà di servizi di facile accesso: partecipazione attiva ai programmi televisivi, servizi di informazione e di pubblica utilità, effettuare transazioni commerciali, interagire con gli enti locali usufruendo dei loro servizi.
Per tranquillizzare i tradizionalisti, dichiaro che nel palinsesto generalista, nella Tv storica insomma, non verranno mai a mancare le cose più importanti. Tanto per essere chiari, non si perderà mai del tutto il calcio, il cinema, la cronaca, si continuerà a vedere le partite della Nazionale, le finali di Coppa, molti bei film e i telegiornali.
L’unico punto in sospeso rimane il problema di come l’industria televisiva e l’industria dei
Con la non trascurabile peculiarità, tutta italiana, del futuro che aspetta a tutte le televisioni locali.
Per noi spettatori, cambierà solo il modo di rapportarci al mezzo.