Avevo lasciato il quotidiano Il Secolo d’Italia lo scorso 22 marzo quando, con l’ufficialità di una lettera a effetto immediato firmata del presidente del nuovo consiglio di amministrazione Giuseppe Valentino, la parlamentare di Futuro e Libertà Flavia Perina era stata esonerata dalle sue precedenti funzioni e dunque di fatto “defenestrata” – dopo 11 anni consecutivi di incarico - dal ruolo di direttore politico della testata romana.
La guida del Secolo è stata ora affidata a Marcello De Angelis, deputato 51enne del Pdl eletto nella circoscrizione Abruzzo e dal passato quantomeno turbolento nell’estremismo nero, due volte in carcere per associazione sovversiva, che è il nuovo direttore dopo la nomina da parte del cda del giornale.
Una nomina evidentemente politica (“Ottenere l’unanimità su una decisione politica non era così scontato e spero di fare un buon lavoro“, ha dichiarato lo stesso De Angelis) che ha riscontrato da subito il plauso dei quartieri alti del partito: primo tra tutti quelli del capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri (“sono certo che darà un libero contributo di idee al futuro del centrodestra per un progetto bipolare che si consolidi nel tempo“), che proprio come molti altri ex colonnelli di An non aveva mai fatto mistero di non gradire molto l’impostazione pro-Fini dell’ex direttrice Perina. Congratulazioni anche da parte del ministro della Gioventù Giorgia Meloni: “Grazie alla lunga storia politica e alla decennale esperienza nella carta stampata che ha alle spalle, insieme alla passione e alla determinazione che da sempre lo contraddistinguono, Marcello saprà dare un contributo determinante al dibattito politico e ottenere grandi successi alla guida del quotidiano”.
E l’ex numero uno? “Al di là dei risultati giornalistici e del riposizionamento del giornale, che si giudicheranno dai fatti, spero che la nomina di De Angelis dopo la rimozione mia e di Luciano Lanna serva a rasserenare il clima interno al Secolo – si augura la Perina – così come mi auguro che contribuisca a sanare la surreale situazione per cui il cda nega di avermi licenziato e di recente mi ha rivolto addirittura una contestazione disciplinare per un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano‘”, rivela ancora l’ex direttrice.