Finalmente, dopo anni e anni di attesa e di disgusto, possiamo festeggiare la fine di una delle parentesi più orribili della tv italiana: nuntio vobis magno gaudio che Grande Fratello chiude.
La decisione pare sia stata presa dalla presidenza Mediaset unitamente al colosso Endemol, produttore storico del format, a seguito dell’ultima stagione televisiva caratterizzata da ascolti spaventosamente bassi e da idee ancora più basse per farli alzare.
Dopo 12 lunghi anni è finalmente venuta l’ora di abbattere quella dannata casa e di andare avanti, di uscire dalla mentalità orwelliana e andare a vivere la nostra vita piuttosto che guardare quella degli altri, se mai sia stato interessante vedere cosa fanno una ventina di idioti costretti alla cattività dalla voglia di fare soldi senza saper fare assolutamente nulla.
Certo, telespettatore accanito, mi dirai che gente come Luca Argentero o (il fu) Pietro Taricone (pace all’anima sua) hanno sfruttato Grande Fratello, e i premi conquistati, per studiare recitazione e iniziare un lavoro vero; e io ti dico si, caro spettatore gf-ofilo, hai ragione ma per due che hanno saputo usare il cervello ce ne sono stati decine che hanno solamente sbandierato di fronte alle telecamere la prorpia ignoranza, dentro e fuori dalle mura della Casa.
Ti dirò, caro amico, che il fallimento del prodotto Grande Fratello era più che preventivabile, e si poteva anche chiudere la baracca 5 anni fa quando si sono registrati i primi cali di ascolto. Perché?
Perché quando la realtà diventa più surreale di un reality show non c’è nessuno disposto a vedere in tv quello che può vedere semplicemente uscendo di casa o affacciandosi sul pianerottolo.
Il reality, quindi, ha stufato dal momento in cui è diventato più noioso e scontato della vita reale.
Ringraziamo quindi le menti eccelse che hanno deciso di liberarci di Grande Fratello.