però a volte, ci sono morti, di persone che non ci sono vicine, ma che ci colpiscono ugualmente, che ci vi fanno male come se fossero dei parenti, più o meno vicini.
ieri mattina, alle dieci circa, questo è successo, è morto un ragazzo che non conoscevo minimamente, ma che alla fine conoscevo, che avevo visto tante volte, di cui conoscevo la voce scanzonata, la parlata pesantemente emiliana, i tratti particolarissimi del viso con quel suo naso aquilino, quei capelli indomabili, un cesto di ricci che stava su quella pertica altissima e smilza.
ieri mattina è morto Marco, Marco Sinmoncelli, Il SIC, 24 anni spessi sulle moto, uno sport che seguo senza troppa foga ma che mi diverte, è morto su una pista che lo aveva già visto vincente in passato, è morto travolto da un suo amico, da un quasi fratello, Valentino rossi, che è altrettanto conosciuto, altrettanto amato da tutti noi, che ora per tutta la vita saprà, povero ragazzo anche lui, di aver ucciso il suo miglio amico con la propria moto.
come dicevo non lo conoscevo, non di persona almeno. ma chi non conosceva SIC? era diventato una figura così pubblica, così di tutti con la sua gioventù coinvolgente, con il suo spirito tipicamente romagnolo, pronto a giocare con chiunque, pronto a prendere in giro ed a farsi prendere in giro.
riusciva a farsi amare da chiunque, da chi seguiva le corse e da chi invece non aveva interesse alcuno per questo mondo ed era una persona estremamente umana e umile.
ora è morto.
onestamente, mi mancherà.
ciao Marco, è stato bello conoscerti.
Marco Simoncelli
Cattolica, 20 gennaio 1987 – Sepang, 23 ottobre 2011