Addio Mare Nostrum, in arrivo Triton

Creato il 27 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

“Mare Nostrum non esisterà più. Dal primo novembre si attiverà il progetto Triton”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Il nuovo progetto per soccorere i migranti in mare non sarà dunque affiancato a Mare Nostrum: lo sostituirà.
Triton, che sarà guidato della Frontex (l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione), costerà un terzo di Mare Nostrum. E prevederà regole di ingaggio diverse.
“Mare Nostrum ha evitato di trasformare il nostro mare in un cimitero” ha detto Alfano, che ha sottolineato la soddisfazione della comunità internazione verso i traguardi raggiunti. “Tuttavia” ha specificato “Mare Nostrum era una soluzione temporanea, nata dopo la strage di Lampedusa”.
Un’operazione, insomma, non adatta per affrontare sistematicamente il flusso migratorio sempre più consistente di uomini, donne e bambini che fuggono dalla fame o da guerre sanguinarie.
“Durante l’anno di attività di Mare Nostrum” ha aggiunto il ministro dell’Interno “sono state salvate 100mila persone, arrestato 500 scafisti e sequestrato tre navi madri”. I morti che giacciono affogati in fondo al Mediterraneo, invece, sono circa 3mila.
Oltre a costare meno di un terzo di Mare Nostrum e avere regole di ingaggio diverse, Triton avrà come obiettivo anche quello di contrastare l’immigrazione irregolare. Le navi coprirano un raggio di 30 miglia intorno alle coste italiane e distruggeranno le imbarcazioni degli scafisti dopo il sequestro.
“Nel prossimo consiglio dei ministri” ha concluso Alfano “cercheremo di raggiungere la decisione definitiva a riguardo dell’attivazione.

Uno sguardo al passato
Mare Nostrum è costata circa 10 milioni di euro al mese. Sono stati messi a disposizione le navi della Marina militare San Marco e Maestrale, oltre ad almeno 4 elicotteri AB-212 e 2 sofisticati elicotteri EH-101. Le due fregate lanciamissili, però, mal si prestavano a soccorrere dei naufraghi: pesantemente armate, con poco spazio per l’equipaggio e senza un ospedale di bordo.
Durante il 2013, sulle coste italiane sono sbarcate quasi 43migranti, per lo più provenienti dalla Siria, Eritrea e Somalia. Nel 2012 erano stati poco più di 12mila mentre nel 2006 erano stati più di 22mila.
Solo dalla Grecia, durante il 2012, sono arrivati quasi 2mila stranieri irregolari. Il 90% di loro sono stati rimandati indietro.


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