Addio Nokia: cambio nome in Microsoft Mobile dal 25 aprile

Alzi la mano chi non ha avuto, o desiderato, un telefono cellulare Nokia. Erano gli anni ’90, i primi portatili liberi dalla macchina, le prima schede SIM GSM, prima con gli abbonamenti poi con le ricaricabili. Il grande rivale era Motorola: prendere l’8400 o il 2110, l’8700 o l’8110 e il redivivo, ma non è vero, 3310.

E poi il 6110, e prima lo Startac GSM, una dinastia di grandi modelli che ha visto il lneto declino di Motorola, negli anni 2000. Nokia no, la finlandese resisteva imperterrita con Symbian, il sistema operativo più diffuso del mondo, un mercato mondiale a due cifre. Apple era ancora un’azienda di computer, con Steve Jobs alla porta, sull’orlo del fallimento: i telefoni non sapeva nemmeno cosa fossero.

Apple e Samsung: chi erano costoro?

E Samsung aveva mire espansionistiche, diceva che sarebbe diventata la numero 1, che avrebbe superato Nokia, e tutti sorridevano. Poi venne iPhone, i telefoni touchscreen, le applicazioni. Nokia era impreparata, Symbian pian piano perse il suo appeal, divenne vecchio, così come vecchi i telefoni Nokia, sostituiti dai moderni smartphone.

Sull’orlo del baratro non restava che Android da sposare, oppure abbracciare Microsoft, con il suo neonato Windows Phone per cercare di sopravvivere ai tempi che evolvevano, alle tecnologie sempre più mobili. I telefoni non erano più telefoni, erano piccoli computer da tasca, evoluti, con sistemi operativi evoluti, non c’era più posto per il passato, se non nei Paesi emergenti.

Tutto questo per salutare Nokia che da venerdì prossimo, 25 aprile 2014, non ci sarà più e lascerà il posto a Microsoft Mobile, ponendo di fatto fine alla transizione del marchio finlandese (almeno il suo comparto mobile) nelle mani del colosso di Redmond, inizata a settembre 2013 per la cifra di 5,44 miliardi di euro. Niente più Nokia Oyj ma Microsoft Mobile Oyj, questo in una lettera che la stessa Nokia ha inviato ai suoi fornitori nei giorni scorsi.

Addio Nokia, è stato bello, nessuno ti dimenticherà mai ma ormai i giochi mobili si fanno in america con Apple, Google e Microsoft e in oriente con LG, Samsung e tutti i costruttori cinesi emergenti che fanno davvero paura a tutti gli altri. L’Europa, vecchio continente, è ormai vecchia e va bene giusto per l’acquisto ma non per la produzione, quella ormai è lontana.

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