Con Ottavio Missoni muore un pezzo di storia del costume e della moda italiana, quella storia che ha fatto del Made in Italy sinonimo di classe, eleganza e sartorialità.
Ci lascia a 92 anni nella sua casa di Sumirago (Varese), dove si trova anche la sede della casa di moda da lui fondata, dopo aver vissuto una vita piena di momenti emozionanti e successi nel campo dello sport e del costume.
Da quel maledetto 4 gennaio, quando a Los Roques scomparve l’aereo con a bordo il figlio Vittorio, l’arzillo 92enne cadde in un silenzio straziante.
Con la moglie Rosita, conosciuta a Londra, fondarono l’omonima azienda 50 anni fa.
Nel 1958 la Rinascente commissionò alla maison 500 abiti a righe, nel 66′ la prima sfilata, nel 1967 Anna Piaggi piazzò una modella vestita Missoni sulla copertina di Arianna.
Il successo sarà folgorante.
Grazie agli infiniti colori, alla lana grossa, ai tessuti ricercati, all’immortale “zig-zag” lo stile Missoni ha colorato la vita di tutti noi e ha reso molto spesso, il grigio di tutti i giorni, più allegro, scanzonato e divertente.
“La vita è una sequela di fatti, alcuni belli, altri meno. A me affascina la casualità di questi fatti. Se penso di essere sposato da 57 anni con una donna che ho conosciuto sotto la statua di Cupido in Trafalgar Square, penso che il caso sia una cosa meravigliosa.”
Ottavio Missoni
Addio maestro.